Da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a Peppino Impastato e Lea Garofalo, da Piersanti Mattarella e Rita Atria a Nadia e Caterina Nencioni, le due bambine uccise nella strage di via dei Georgofili. Sono 62 le poltrone del teatro Puccini di Firenze che saranno dedicate ad altrettante vittime delle mafie. Un’intera fila di posti che diventa una sorta di mostra della lotta alle organizzazioni criminali. Il numero delle poltrone, infatti, sarà sostituito in modo permanente dai nomi delle vittime, che saranno riportati anche sui biglietti. Su ogni posto ci sarà un QR code che rimanderà a una pagina web con brevi cenni biografici del personaggio a cui è intitolato.“Nell’impossibilità di esaurire il lungo elenco delle vittime delle mafie, si è scelto di individuare una serie di nomi simbolo dell’impegno contro la criminalità organizzata in diversi ambiti: giudici, politici, giornalisti, scrittori, sindacalisti, esponenti delle forze dell’ordine e semplici cittadini come le vittime della strage di via dei Georgofili o Rossella Casini, la giovane fiorentina rapita, torturata e gettata nella tonnara di Palmi per aver osato rompere il silenzio imposto dalla ’ndrangheta e cercato di sottrarre il fidanzato a un destino di violenza e morte”, dicono dal teatro Puccini. In ogni caso sarà valorizzato anche l’elenco completo dei nomi delle vittime delle mafie, raccolto dall’associazione Libera, grazie a un’installazionedi video mapping nel foyer del teatro. “Ogni volta che si accende una luce sul palcoscenico, si spegne un po’ di buio nel mondo – spiegano dal Teatro – Dedicare una fila alle vittime di mafia è il nostro modo per dire che la cultura non dimentica, che il teatro è un luogo di coscienza oltre che di arte”.Il progetto sarà presentato oggi, 18 novembre, con lo spettacolo “Il paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi”, di Nicola Zavagli, con Beatrice Visibelli. Alla fine via al dibattito con oltre 600 studenti delle scuole medie e superiori della città che si confronteranno con alcuni familiari di vittime: Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso in via d’Amelio, Giovanni Chinnici, figlio di Rocco, il “padre” del pool antimafia, Tina Montinaro, moglie di Antonio, capo scorta di Falcone e Sauro Ranfagni, cugino di Rossella Casini, la giovane fiorentina uccisa dalla ‘ndrangheta. Al dibattito parteciperà anche l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di via dei Georgofili, la Fondazione Giovanni Falcone e l’Associazione Amici di don Peppe Diana. È prevista anche la piantumazione, all’ingresso del teatro, di due ulivi, in una sorta di gemellaggio ideale con il Giardino della memoria “Quarto Savona Quindici”, che sorge sul luogo dell’attentato in cui il 23 maggio del 1992 persero la vita, oltre a Falcone e a Montinaro, la moglie del magistrato, Francesca Morvillo, e gli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani. La giornata si concluderà alle 21 con “Fiore di campo. La mafia non è musica”, con Luisa Impastato e la Nuova Orchestra Pedrollo: un racconto dedicato a Peppino Impastato, ucciso l’8 maggio del 1978 a Cinisi.Tutti i nomiCesare Terranova -magistratoLenin Mancuso – maresciallo della Polizia di StatoGiovanni Falcone – magistratoFrancesca Morvillo – magistrata e moglie di Giovanni FalconeVito Schifani – agente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni FalconeRocco Dicillo – agente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni FalconeAntonio Montinaro – assistente della Polizia di Stato e scorta di Giovanni FalconePaolo Borsellino – magistratoAgostino Catalano – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo BorsellinoEmanuela Loi – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo BorsellinoVincenzo Li Muli – agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo BorsellinoWalter Eddie Cosina – assistente della Polizia di Stato e scorta di Paolo BorsellinoClaudio Traina– agente della Polizia di Stato e scorta di Paolo BorsellinoGiuseppe Di Lavore – autista dei mezzi adibiti al trasporto dei detenutiRocco Chinnici – magistratoMario Trapassi – maresciallo dei carabinieri e scorta del giudice istruttore Rocco ChinniciSalvatore Bartolotta – appuntato dei carabinieriStefano Li Sacchi – portiere dello stabile di via Pipitone Federico in cui viveva Rocco ChinniciPiersanti Mattarella – presidente della Regione SiciliaPio La Torre – segretario del PCI sicilianoRosario Di Salvo – scorta di Pio La TorrePeppino Impastato – giornalistaGiuseppe (Pippo) Fava – scrittore, giornalista, uomo di teatroMauro Rostagno – giornalistaBeppe Montana – commissario della Polizia di StatoAntonino Cassarà – vicequestore della Polizia di StatoRoberto Antiochia – agente della Polizia di StatoGiuseppe Montalbano – medico, politico e patriota.Placido Rizzotto – sindacalistaRossella Casini – giovane fiorentinaAngela Fiume – vittima della strage di via de’ GeorgofiliFabrizio Nencioni – vittima della strage di via de’ GeorgofiliNadia Nencioni – vittima della strage di via de’ GeorgofiliCaterina Nencioni – vittima della strage di via de’ GeorgofiliDario Capolicchio – vittima della strage di via de’ GeorgofiliCarlo Alberto Dalla Chiesa – prefetto e generale dei CarabinieriEmanuela Setti Carraro – infermiera della Croce Rossa e moglie di Carlo Alberto Dalla ChiesaDomenico Russo – guardia scelta, scorta del gen. Dalla ChiesaEmanuele Basile – capitano dei CarabinieriPino Puglisi – sacerdoteLibero Grassi– imprenditoreLea Garofalo – testimone di giustiziaRita Àtria – testimone di giustiziaMario Malausa – tenente dei CarabinieriSilvio Corrao – maresciallo dei CarabinieriCalogero Vaccaro – maresciallo dei CarabinieriEugenio Altomare – appuntato dei CarabinieriMarino Fardelli – appuntato dei CarabinieriPasquale Nuccio – maresciallo dell’EsercitoGiorgio Ciacci – soldatoGiovanni Bellissima – vicebrigadiere dei CarabinieriSalvatore Bologna – appuntato dei CarabinieriDomenico Marrara – appuntato dei CarabinieriSilvano Franzolin – appuntato dei CarabinieriLuigi Di Barca – carabiniereSalvatore Raiti – carabiniereMario D’Aleo – capitano dei CarabinieriGiuseppe Bommarito – appuntato dei CarabinieriPietro Morici – carabiniereRosario Livatino – magistratoPeppe Diana – sacerdoteBoris Giuliano – vice questore della Polizia di StatoL'articolo Da Falcone a Impastato e Lea Garofalo: il teatro Puccini di Firenze dedica 62 poltrone alle vittime delle mafie proviene da Il Fatto Quotidiano.