iPhone Air 2 non è in ritardo: Apple lo usa come “prototipo segreto” per l’iPhone pieghevole

Wait 5 sec.

Gli ultimi giorni non sono stati esattamente "tranquilli" per chi segue da vicino il mondo di iPhone Air. Prima un report ha parlato di rinvio a tempo indefinito del modello di seconda generazione, poi un altro di uno slittamento di sei mesi, con lancio previsto in primavera 2027 invece che in autunno 2026.Ora un nuovo approfondimento di Bloomberg, firmato da Mark Gurman, rimette ordine nella vicenda e ridimensiona diversi allarmi. Il quadro che emerge è meno drammatico di quanto raccontato nei giorni scorsi, ma anche più complesso: iPhone Air 2 non sparisce, però non rientra neppure nella classica cadenza annuale che molti davano per scontata. Secondo Gurman, Apple in realtà non aveva previsto in modo concreto iPhone Air 2 per il prossimo anno, almeno “negli ultimi mesi”. Questo dettaglio smonta la narrativa che collega direttamente un presunto rinvio alle vendite del primo modello, considerate deludenti da altri report.Il report originale di The Information attribuiva lo slittamento alla volontà di Apple di introdurre una seconda fotocamera posteriore sul nuovo iPhone Air. Bloomberg fornisce una versione diversa delle priorità interne: l’attenzione di Apple si concentra prima di tutto sul passaggio a un processore a 2 nanometri, non su una riprogettazione strutturale del modulo fotografico.La scelta mostra una forte enfasi sull’architettura interna e sui consumi energetici, più che sul “colpo d’occhio” del design. Questo orientamento rende meno credibile l’idea di un rinvio legato esclusivamente a un aggiornamento estetico o a una caratteristica di marketing come la fotocamera aggiuntiva.Gurman descrive il nuovo chip come fulcro dell’aggiornamento: il passaggio alla piattaforma a 2 nanometri punta soprattutto a migliorare l’autonomia rispetto al modello attuale. Nella filiera circolano già indicazioni sull’ipotetico A20, che TSMC dovrebbe costruire con un processo a 2 nanometri di seconda generazione (N2).Bloomberg non entra nei numeri, ma ribadisce che l’obiettivo principale resta la gestione dell’energia, non l’aumento della potenza bruta sulla carta. Questo approccio si allinea con la necessità di contenere i consumi in un dispositivo molto sottile come iPhone Air. Sul tema della doppia fotocamera posteriore, Gurman non esclude l’idea sul piano tecnico, ma la considera una scelta quantomeno curiosa nelle condizioni attuali. L’area rialzata in cui si trova oggi il modulo fotografico di iPhone Air, definita “plateau”, risulta già affollata e richiede un ripensamento completo solo per aggiungere un sensore ultragrandangolare.Bloomberg sottolinea che si tratterebbe di un intervento importante per integrare quella che definisce “la fotocamera meno usata” su iPhone, per un prodotto che vende poco rispetto ai modelli di punta. Il rapporto costi-benefici di una modifica così invasiva appare quindi discutibile.L’unico scenario che Gurman ritiene coerente per un iPhone Air a due fotocamere riguarda un eventuale allineamento a un futuro iPhone pieghevole. Se il pieghevole di Apple adottasse un modulo a doppia fotocamera posteriore, questo design potrebbe poi arrivare in un secondo momento anche sui modelli “piatti”, tra cui appunto l’Air.Bloomberg però non presenta questa ipotesi come decisione presa, ma come possibilità legata al riuso di soluzioni progettuali già sviluppate. La doppia fotocamera, in questo quadro, diventa un effetto collaterale di scelte fatte prima sul pieghevole. Sul fronte delle tempistiche, Bloomberg non indica una data precisa per iPhone Air 2. Gurman riferisce che Apple punta a presentare in autunno 2026 tre modelli di fascia alta: iPhone 18 Pro, iPhone 18 Pro Max e un nuovo iPhone pieghevole.Circa sei mesi dopo, quindi indicativamente in primavera 2027, l’azienda dovrebbe lanciare iPhone 18, iPhone 18e e “potenzialmente” anche una versione aggiornata di iPhone Air. Il condizionale resta d’obbligo, perché Apple tratta l’Air come un elemento flessibile nella gamma.Non si tratta solo di un semplice slittamento del calendario, ma di un vero schema di lancio che, secondo Bloomberg, Apple intende ripetere per gli anni successivi. Il piano prevede il lancio di cinque o sei modelli di iPhone all’anno, con i top di gamma in autunno e gli altri modelli spostati a una seconda finestra.Questa scansione consente di separare meglio i cicli di marketing e di dare più respiro ai singoli prodotti, invece di concentrare tutto in un unico evento. Apple può così modulare messaggi e promozioni in periodi diversi, riducendo la sovrapposizione tra linee Pro e modelli non Pro.Il dettaglio forse più significativo riguarda però la filosofia di prodotto dietro iPhone Air. Gurman sottolinea che Apple non ha mai voluto agganciarlo a un aggiornamento annuale, e il nome stesso lo conferma: si chiama iPhone Air, non “iPhone 17 Air”.L’azienda non lo considera un gemello minore da aggiornare ogni dodici mesi insieme ai modelli numerati, ma una sorta di elemento a cadenza variabile all’interno della gamma. Questo approccio riduce la pressione su un prodotto che non nasce per sostituire i modelli principali.La previsione interna sulle vendite fotografa bene il posizionamento del modello: Apple avrebbe sviluppato iPhone Air ipotizzando che possa rappresentare tra il 6% e l’8% delle nuove vendite di iPhone. Questi valori, secondo Bloomberg, si avvicinano alle prestazioni di iPhone 16 Plus.Parliamo quindi di un modello che resta non centrale nel racconto mediatico rispetto ai Pro, ma che arriva a listino con una funzione specifica. Apple non punta a farne il dispositivo più venduto, bensì una proposta mirata con obiettivi numerici misurati.Gurman ricorda anche un aspetto che nei rumor degli ultimi giorni è passato in secondo piano: per Apple iPhone Air serve anche come base di sperimentazione per il futuro iPhone Fold. Il pieghevole dovrebbe usare “molti degli stessi materiali, tecniche di miniaturizzazione, componenti interni, batterie e ottimizzazioni software” già sviluppati per l’Air.In pratica, iPhone Air diventa una piattaforma di prova per tecnologie che Apple vuole poi riutilizzare sul dispositivo pieghevole. Questo legame spiega perché Apple preferisce concentrarsi su elementi come il processore a 2 nanometri e l’ottimizzazione interna, senza inseguire a tutti i costi l’aggiornamento annuale o la modifica estetica più riconoscibile.In questo quadro, iPhone Air assume il ruolo di “prototipo commercializzato”: deve sostenere volumi di vendita simili a quelli di iPhone 16 Plus, ma soprattutto offre ad Apple un terreno concreto per preparare il lancio dell’iPhone pieghevole previsto, secondo Bloomberg, per l’autunno 2026.L'articolo iPhone Air 2 non è in ritardo: Apple lo usa come “prototipo segreto” per l’iPhone pieghevole sembra essere il primo su Smartworld.