Fino a poche settimane fa, la stampa occidentale era piena di titoli sulla Russia in ginocchio. Secondo i giornali, gli attacchi ucraini stavano mettendo Mosca in seria difficoltà: Putin malato, il sistema economico collassato, il Cremlino in crisi. Da Wired a Il Messaggero, il racconto era univoco. Eppure, improvvisamente, i toni cambiano. Il Corriere della Sera corregge il tiro e titola: “Zelensky ammette le difficoltà, i raid russi si intensificano”. Come si spiega questa inversione narrativa? Un Paese che doveva essere allo stremo ora appare in vantaggio; un leader ‘dichiarato morto’ decine di volte è ancora lì. È l’ennesima prova di come la propaganda, da entrambe le parti, stia distorcendo la realtà.Il caso BBC e la crisi della credibilità mediaticaL’esempio più clamoroso arriva dal Regno Unito: la BBC è finita nella bufera per aver manipolato un discorso di Donald Trump, tagliando le frasi in modo da farlo sembrare un incitamento all’assalto del Parlamento, quando il senso era opposto.Il caso ha costretto i vertici alle dimissioni e ora l’ex presidente americano ha deciso di fare causa all’emittente pubblica, chiedendo un miliardo di dollari di risarcimento.Non è il primo episodio di questo genere, e non sarà l’ultimo. Il punto è che la credibilità dei mass media è ai minimi storici.Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i grafici sull’affidabilità dell’informazione mostrano un crollo verticale. Le persone non si fidano più dei giornali né delle televisioni, e il risultato è devastante: cresce il disinteresse, cala la partecipazione, e sempre meno cittadini vanno a votare. Ed è qui che sta il vero pericolo. Il disincanto verso i media e la politica non porta al risveglio, ma all’apatia.Quando la gente smette di informarsi, di votare e di esercitare senso critico, vince il sistema.Vince chi controlla la narrazione e decide per tutti, indisturbato, mentre i cittadini – stanchi, sfiduciati e disorientati – restano ai margini.Non reagire significa accettare perciò di essere ‘polli da batteria’, come direbbe qualcuno: comodi da gestire, prevedibili, senza voce.L’alternativa, invece, è tornare a partecipare, informarsi in modo critico e sostenere chi prova davvero a cambiare le cose, anche se non è perfetto.The post Da Putin a Trump: come la stampa occidentale tenta di demolire chi ‘non gli va a genio’ appeared first on Radio Radio.