Lun, 17 Nov 2025Si tratta di una transizione richiesta dalle attuali normative europee.DiRedazioneCondividi l'articoloIn molte segreterie sportive, tra scartoffie e moduli firmati in fretta, la gestione amministrativa è ancora una corsa a ostacoli. A partire dal 1° gennaio 2026 nulla sarà più come prima: anche le società sportive e le associazioni dilettantistiche che, secondo un report di Sport e Salute in Italia sono oltre 112.260, dovranno emettere fatture elettroniche, aprire Partita IVA e gestire digitalmente le proprie operazioni contabili.Una transizione che, se da un lato uniforma l’Italia alle normative europee, dall’altro preoccupa e destabilizza un mondo fatto perlopiù di volontari e dirigenti che non sempre hanno una formazione fiscale adeguata, chiamati ora a confrontarsi con nuove regole, strumenti e scadenze.«Si tratta di un cambiamento epocale, che può disorientare chi è abituato a una gestione semplice e manuale – commenta Fabio Puccetti, co-fondatore di weSpoort, piattaforma bergamasca che digitalizza la gestione amministrativa delle società sportive –. Ma è anche un passo necessario per portare il settore che, senza esagerare, regge gran parte dello sport giovanile nel Paese a una maggiore trasparenza e sostenibilità nel tempo».Entrando nel vivo, le modifiche riguardano in particolare la gestione IVA delle prestazioni sportive. Dal 2026, per prima cosa, le prestazioni sportive, didattiche e formative rese da enti senza scopo di lucro saranno esenti IVA ai sensi dell’art. 10 del DPR 633/72. Per quanto riguarda l’esenzione, verrà applicata a tutti i destinatari, non solo soci e tesserati ma anche clienti occasionali. Inoltre, un’altra novità riguarda l’esenzione di affitti di spazi, attrezzature sportive e biglietti per eventi non profit. Infine, le attività “diverse”, cioè non strettamente sportive, resteranno imponibili IVA (bar, merchandising, servizi accessori).Dal punto di vista prettamente operativo, invece cosa cambierà? Nel particolare, sarà obbligatorio: emettere fattura o scontrino elettronico per ogni operazione, aprire una Partita IVA per gli enti che non ne sono ancora dotati e tenere una contabilità digitale conforme alla normativa.Dall’altra lato, per genitori e atleti, la riforma sarà quasi invisibile dal punto di vista pratico, ma avrà effetti importanti in termini di trasparenza e semplificazione. Per esempio, i pagamenti per corsi, iscrizioni e quote associative saranno gestiti in modo più chiaro e tracciabile, con la possibilità di ricevere ricevute elettroniche valide fiscalmente. In questo modo, le famiglie potranno scaricare documenti e certificazioni direttamente online, riducendo la burocrazia e il rischio di errori.Per accompagnare le società sportive in questa fase di transizione, weSpoort ha già integrato nel proprio gestionale un sistema di fatturazione elettronica automatizzata e una gestione contabile, che semplifica i nuovi obblighi previsti dalla riforma e riduce gli errori. Inoltre, la piattaforma, che conta oltre 10.000 utenti attivi, include anche la funzione “shop”, che consente di vendere materiale sportivo, tessere e servizi in conformità con le nuove regole IVA. «Dobbiamo guardare al digitale non come se fosse un ostacolo, ma la soluzione per ridurre la burocrazia – chiosa Fabio Puccetti –. Prepararsi ora significa arrivare al 2026 con serenità, senza affanno e con più tempo per ciò che conta davvero: lo sport».Developed by 3x1010