Influenza aviaria, Usa: primo contagio umano negli ultimi 9 mesi. Spagna, divieto di allevamenti all’aperto

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Un residente dello stato di Washington è risultato positivo all’influenza aviaria. È il primo caso di contagio tra gli umani negli Stati Uniti dal febbraio scorso. Il paziente, un anziano con patologie pregresse, è ricoverato in gravi condizioni. Le autorità sanitarie hanno confermato che si tratta del ceppo H5N5: sebbene sia presente in animali e in alcune popolazioni di uccelli in Nord America, questo sarebbe il primo caso di un contagio umano, secondo il Washington State Department of Health. Il caso, riferiscono i media Usa, riguarda un residente della contea di Grays Harbor. Al momento non sono indicati rischi per la popolazione e la salute pubblica. Lo ha confermato in una nota ufficiale il Cdc (Centers for Disease Control and Prevention). L’uomo è stato ricoverato ai primi di novembre con febbre alta, confusione e distress respiratorio. Secondo il Washington State Department of Health, le condizioni sono gravi e il trattamento continua in un ospedale della contea di King. Il paziente possiede un piccolo allevamento domestico di pollame, esposto a uccelli selvatici. Il caso arriva dopo nove mesi senza infezioni umane negli Stati Uniti. Il virus H5N1 è ampiamente diffuso negli Usa negli allevamenti di pollame e bovini e ha infettato circa 70 persone nel 2024, causando un decesso e inducendo gli esperti a temere una potenziale pandemia in caso di mutazione.Spagna, divieto di allevamenti all’aperto per frenare il contagioPer fermare l’avanzata della febbre aviaria in Spagna, dal 10 novembre per le fattorie avicole vige il divieto di allevamento all’aperto di pollame. La misura prevede il “confinamento” degli allevamenti in circa 1.200 comuni ad alto rischio. La decisione arriva dopo che sono stati sacrificati oltre 2 milioni di esemplari a causa dell’emergenza sanitaria. Il divieto è stato disposto dal ministero dell’Agricoltura per evitare il contatto tra le specie selvatiche e gli allevamenti. In particolare, misure di controllo più severe riguardano le acque destinate agli animali, che devono essere trattate per prevenire il rischio di contaminazione. “Sono decisioni di coordinamento necessarie in risposta all’incremento dei rischi legati alla febbre avicola“, ha dichiarato ai media il ministro spagnolo dell’Agricoltura, Luis Planas, ricordando che “l’arrivo di uccelli migratori e la presenza di focolai in Europa sono fattori che richiedono un controllo più rigoroso”. “Dobbiamo evitare qualsiasi contatto tra gli uccelli selvatici e gli animali da allevamento”, ha concluso Planas.Il virus corre anche in GermaniaInteri allevamenti abbattuti, oltre mille esemplari di uccelli gru caduti dal cielo: anche Berlino deve fare i conti con l’aviaria. Il sottotipo altamente contagioso H5N1 sta colpendo uccelli migratori e pollame d’allevamento in Germania. A fine ottobre il focolaio più grave è stato segnalato in Brandeburgo, nei pressi di Linum, dove sostano le gru durante le migrazioni nei cieli europei. Le immagini mostravano distese di uccelli morti, mentre il ministero dell’Ambiente del Brandeburgo parlava di un’epidemia “di un’ampiezza finora mai vista” per questa specie. Non solo uccelli selvatici. Da ottobre le autorità hanno imposto abbattmenti di massa negli allevamenti di pollame e tacchini. Nel solo Land del Baden-Württemberg sono stati eliminati 15 mila capi di pollame; nel distretto di Potsdam-Mittelmark e nel Märkisch-Oderland sono stati abbattuti oltre 9 mila animali tra tacchini e anatre. In Meclemburgo-Pomerania, l’intervento più drastico: 148 mila galline abbattute. Secondo L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), tra il 7 giugno e il 5 settembre 2025 sono state segnalate complessivamente 183 rilevazioni del virus HPAI A(H5) in uccelli domestici e selvatici, distribuite in 15 paesi in Europa. Sebbene la maggior parte dei casi siano stati rilevati in Europa occidentale e sudoccidentale, si sono verificate segnalazioni anche sulla costa settentrionale della Norvegia.L'articolo Influenza aviaria, Usa: primo contagio umano negli ultimi 9 mesi. Spagna, divieto di allevamenti all’aperto proviene da Il Fatto Quotidiano.