Francesco Saverio Garofani, il consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella finito al centro delle accuse di Fratelli d’Italia dopo che il quotidiano ‘La Verità’ gli aveva attribuito dei virgolettati relativi a un “provvidenziale scossone” da effettuare nei confronti della maggioranza di governo, risponde alle critiche. “Sono molto amareggiato, per me e per i miei familiari. Ma quel che soprattutto fa male è l’impressione di essere stato utilizzato per attaccare il presidente“, ha detto Garofani in un colloquio con il Corriere della Sera. “Era una chiacchierata in libertà, tra amici“, ha aggiunto il consigliere, precisando di “non aver mai fatto dichiarazioni fuori posto, mai esibizioni di protagonismo”. Quanto alla reazione del presidente Mattarella alla polemica, “è stato affettuosissimo“, ha spiegato Garofani, “mi ha detto ‘stai sereno, non te la prendere‘”.Calenda: “Meloni chiami Mattarella e chiuda incidente”Continuano intanto le reazioni della politica alle polemiche scatenate dall’articolo de ‘La Verità’, che hanno portato ieri, martedì, a una richiesta di smentita rivolta al Quirinale da parte di Galeazzo Bignami di FdI e, successivamente, a un duro comunicato da parte del Colle. “Io penso che è folle mettersi a mettere in discussione la correttezza della presidenza della Repubblica: primo perché non ha mai dato adito, mai, a qualsiasi forma di dubbio da parte di chiunque, ma soprattutto perché il momento è quello che è. Che immagine diamo se la Presidenza del Consiglio, o comunque persone vicine alla Presidenza del Consiglio attaccano la Presidenza della Repubblica in un momento così drammatico per tutti? Io quello che mi permetto di suggerire a Giorgia Meloni è di chiudere questo incidente e chiamare il Presidente della Repubblica e poi di ricompattarci tutti in un momento in cui davvero la libertà dell’Europa e la stessa esistenza dell’Europa minacciata”, ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un punto stampa a Montecitorio. Malan: “Bignami e FdI istituzionalmente corretti, sinistra chieda scusa”Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha invece difeso il comportamento di Bignami e del suo partito. “L’onorevole Bignami e Fratelli d’Italia hanno tenuto sulla questione Garofani un comportamento istituzionalmente corretto e altamente rispettoso del Presidente della Repubblica. Le polemiche della sinistra sono palesemente pretestuose e in mala fede. Ieri un importante quotidiano riporta le sorprendenti frasi del consigliere Garofani. Cosa avrebbe dovuto fare FdI, e in generale la politica? Bignami si è limitato a fare la cosa istituzionalmente più corretta: chiedere al diretto interessato di smentire, proprio per non tirare in ballo il Quirinale e il presidente Mattarella in uno scontro istituzionale. La reazione scomposta del Pd e della sinistra sorgono dal fatto che avrebbero voluto che anche FdI, come loro, sostenesse che la notizia riportata da La Verità fosse una semplice fake news. Ma oggi il consigliere Garofani conferma la veridicità della notizia. Penso che a questo punto la sinistra dovrebbe chiedere scusa per gli attacchi rivolti al direttore Belpietro, a Bignami e a FdI”, si legge in una dichiarazione. Vannacci: “Parole Garofani gravissime, sconcertante anche reazione Colle”Della stessa idea di Malan, il vicesegretario leghista Roberto Vannacci. “Le frasi pronunciate da Francesco Saverio Garofani (ex parlamentare Pd), consigliere del Presidente Mattarella e segretario del Consiglio Supremo della Difesa, che invoca un ‘provvidenziale scossone’ per impedire al centrodestra di vincere le prossime elezioni, sono di una gravità inaudita“, si legge in un post su Facebook dell’europarlamentare del Carroccio, intitolato ‘E poi parlano di deriva autoritaria. La doppia morale della sinistra’. “Non solo perché hanno danneggiato l’immagine dell’Istituzione presso la quale presta servizio (la Presidenza della Repubblica) che dovrebbe essere super partes, ma perché rivela quale concezione della democrazia abbia una certa parte politica che, per vincere, cerca sempre un ‘aiutino’ dall’esterno. Sconcertante anche la reazione da parte del Quirinale, che parla di ‘stupore per le accuse, che sconfinano nel ridicolo’. Peccato però che Garofani sia stato poi costretto a confessare che quelle parole lui le aveva effettivamente pronunciate. Immaginate ora la stessa situazione a parti inverse“, aggiunge. “Che cosa sarebbe successo se, putacaso, un consigliere di destra avesse auspicato un ‘provvidenziale intervento esterno’ per impedire alle opposizioni progressiste di vincere le elezioni? Lo sapete già: si sarebbe gridato alla destra eversiva che prepara il colpo di Stato, Meloni riferisca in Parlamento, che cosa aspetta a cacciare quel consigliere, il Presidente si dimetta, emergenza democratica, dimissioni-dimissioni, sciopero generale dei sindacati il prossimo venerdì e per tutti i venerdì da qui alle future elezioni, giornali e tv a far da grancassa, blablablabla ecc ecc ecc. Un film scontato, già visto e rivisto infinite volte. La solita, ben nota, insopportabile doppia morale“, conclude Vannacci.Piantedosi: “Non credo a manovre del Quirinale”Da parte del governo, invece, cerca di smorzare le polemiche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Manovre del Quirinale? Non lo credo e non credo che lo creda nessuno nel centrodestra. Conosco le persone, conosco Francesco Garofani, una persona equilibrata e di grande senso istituzionale, conosco Galeazzo Bignami che ha un grande rispetto per le cariche istituzionali della Repubblica. Credo che si fondi tutto su qualche captazione che poi crea una rappresentazione decontestualizzata. Io penso che tra una settimana non se ne parlerà più”, ha affermato il ministro ospite a ReStart su Rai3. Questo articolo Garofani, il consigliere di Mattarella risponde alle accuse: “Amareggiato, erano chiacchiere tra amici” proviene da LaPresse