Cop30, arriva la politica: passi avanti verso la decisione finale

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Il vertice mondiale sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, in breve Cop30 (30esima Conferenza delle parti), entra nella settimana decisiva, quella politica, che si concluderà il 21 novembre.Cover decisionNei giorni precedenti intanto – a Belem in Brasile, dove la Cop è ospitata – si è fatto qualche passo avanti. I primi negoziati hanno sciolto almeno alcune questioni tecniche che però dovranno ricevere comunque un placet organico dei singoli Paesi. Anche se a ben sentire la possibilità di giungere ad un accordo politico su un testo finale sembra diventare sempre più concreta. Quella che viene definita ”cover decision” potrebbe esser in effetti una sintesi dei 10 anni che dividono questa Cop dall’accordo di Parigi e rinnovo dello spirito di quel mandato. In più, dovrebbe contenere il passaggio fondamentale finora mancante: ovvero come spostarsi dal concetto all’implementazione, rafforzando il multilateralismo, la cooperazione internazionale e il supporto ai Paesi più vulnerabili. Inoltre per la prima volta si aprono spazi concreti per triplicare i finanziamenti per l’adattamento e accelerare l’uscita – sempre graduale – dai combustibili fossili.I quattro nodiI quattro temi centrali sui tavoli di sherpa e diplomatici riguardano: l’articolo 9 dell’accordo di Parigi dedicato alla finanza climatica; gli Ndc, Nationally determined contribution, i Piani di riduzione delle emissioni che a livello nazionale i Paesi devono presentare ogni cinque anni (lo hanno fatto quasi i due terzi degli Stati, ma non è ancora sufficiente a limitare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi); poi le Utm, Unilateral trade measures (le Misure commerciali unilaterali), cioè strumenti di politica commerciale adottati da un singolo Paese o gruppo di Paesi per incorporare criteri climatici negli scambi internazionali. E i Btr, Biennial transparency reports, i rapporti di trasparenza previsti dall’accordo di Parigi che tutti i Paesi devono presentare ogni due anni per mostrare i progressi compiuti verso il raggiungimento dei propri impegni di riduzione.Italia impegnata sulla decarbonizzazione“L’Italia intende portare a Cop30 gli impegni che come Paese abbiamo assunto nelle Cop precedenti e che riguardano la decarbonizzazione a livello mondiale con attività di mitigazione e adattamento – dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in partenza per il vertice – sul fronte della mitigazione, per la riduzione delle emissioni, riteniamo indispensabile seguire il principio della neutralità tecnologica a tal fine a Belem portiamo un’iniziativa che mira a quadruplicare l’uso globale dei biocarburanti sostenibili. Sulle iniziative di ordine finanziario già avviate, vorrei ricordare in particolare l’impegno verso i Paesi più vulnerabili in Africa attraverso il Piano Mattei“.Il Brasile e la grande ‘mutirao’La presidenza brasiliana della Cop30 ha già annunciato che, proprio con l’arrivo dei ministri e dei decisori politici, nei prossimi giorni convocherà un ‘mutirao’, una grande sessione collettiva con ministri e capi delegazione per cercare punti di convergenza. Da questo incontro e da altri (probabilmente in versione ridotta) si dovrebbe arrivare ad ottenere un percorso condiviso verso una cover decision ambiziosa che magari possa contemplare la transizione dai combustibili fossili con la definizione di una roadmap credibile e accettata sotto l’ombrello della diplomazia internazionale.Giustizia climatica e difesa dell’AmazzoniaNella città alle porte dell’Amazzonia in questi giorni ha anche sfilato la gente, riportando nelle strade un pezzo del vertice che di solito (o almeno nelle ultime Cop) era rimasto nel perimetro delle ‘zone’ (blu e green) delimitate e adibite alle riunioni. Nelle piazze a manifestare c’erano la società civile, rappresentanti delle popolazioni indigene, la Flottilia indigena, e poi oltre 40mila persone che hanno attraversato Belem chiedendo giustizia climatica. Un tema che non può non far parte dell’agenda brasiliana (un impegno certo è su questo) insieme alla lotta per la difesa delle foreste e naturalmente dell’Amazzonia.Questo articolo Cop30, arriva la politica: passi avanti verso la decisione finale proviene da LaPresse