FdI, tensione con Quirinale: “Consigliere Mattarella trama contro Meloni?”. Colle: “Attacco ridicolo”

Wait 5 sec.

Alta tensione sull’asse FdI-Quirinale. Ad innescare la polemica politica alcuni virgolettati attribuiti dal quotidiano ‘La Verità’ a Francesco Saverio Garofani, consigliere per la difesa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e incentrati su presunte manovre per sbarrare la strada a Giorgia Meloni. Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro titola infatti in prima pagina ‘I consiglieri di Mattarella cominciano a tramare. Il piano del Quirinale per fermare la Meloni‘, spiegando che ‘chi è vicino a Mattarella vuol mettersi di traverso al premier. Un suo consigliere ragiona sulla nascita di una lista civica che attragga i centristi della maggioranza per portarli a sinistra’. A supporto della tesi una serie di dichiarazioni, riportate in due articoli, che avrebbe pronunciato l’ex parlamentare dem lunedì, giorno della riunione del Consiglio supremo di difesa (con Garofani seduto al fianco del Capo dello Stato), confermate da Belpietro, e di cui chiede conto il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami. “Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza“, si legge nel comunicato del deputato che, a stretto giro, innesca la risposta dal Colle. La risposta del Colle: “Attacco ridicolo”Al Quirinale, recita la secca nota dell’ufficio stampa, “si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo“. Lo stupore nascerebbe dalla presa d’atto che frequenti sono gli attacchi che arrivano al Capo dello Stato dal direttore de ‘La Verità’, ma nessun esponente politico li aveva sin qui presi sul serio. Appare strano, quindi, che senza alcun collegamento logico, si operi un salto ‘politico’ per attribuire a Mattarella (che in quasi 11 anni da presidente della Repubblica ha lavorato ‘da arbitro’ con diversi Governi e di diverso colore politico, tenendosi sempre al di sopra delle parti) la volontà di operare contro il Governo di Giorgia Meloni, a partire dalle parole – ritenute non portatrici di chissà quale notizia – di un suo collaboratore, sia pur di vecchia data. Chi è Francesco Saverio GarofaniAttivo nella Democrazia Cristiana sin dai gruppi giovanili, Garofani è giornalista professionista, lavora prima come redattore del settimanale della Dc La Discussione e poi come direttore del quotidiano Il Popolo. Milita nel Ppi quando a capo ci sono Gerardo Bianco e lo stesso Sergio Mattarella. Infine viene eletto per tre legislature alla Camera nelle fila del centrosinistra, dal 2006 al 2018. La precisazione di Bignami e l’attacco delle opposizioniLe poche, ma nette righe diffuse dalla Presidenza della Repubblica ‘costringono’ Bignami a precisare in più occasioni che nessuno si è permesso di “tirare in ballo” il Quirinale e che la richiesta di smentita era indirizzata solo ed esclusivamente a Garofani, non certo a Mattarella. Il tentativo di ‘raddrizzare’ il tiro, però, non passa inosservato al Colle più alto: se uno chiede una smentita al Quirinale la sta chiedendo al presidente, non certo a un componente dello staff, è il ragionamento, quindi si chiedeva l’intervento di Mattarella, non di Garofani. La smentita del consigliere di Mattarella, tuttavia, non arriva: “Attendo ancora la risposta”, incalza Bignami in aula. Ad arrivare è invece l’attacco da parte delle opposizioni che invocano un’informativa di Meloni a Montecitorio. Per Pd, M5S, Avs e Azione, infatti, “i tentativi di ridimensionare la gravità di quanto accaduto sono inutili. Chiediamo alla presidente del Consiglio di venire in Aula per dire al Parlamento se condivide le parole” di Bignami e “di prendere le distanze da quelle affermazioni che rischiano di generare un conflitto senza precedenti tra organi dello Stato”. Richiesta rispedita al mittente dallo stesso Bignami, che prima replica a testa bassa ricordando che “noi non ci facciamo insegnare la grammatica istituzionale dalle sinistre” e poi definisce “superflua” la richiesta di informativa assicurando di non aver parlato con Meloni: “Noi siamo gente abituata a ragionare con la propria testa”. La posizione di Donzelli e FazzolariLa posizione del partito di via della Scrofa è ribadita anche dal responsabile organizzazione, Giovanni Donzelli: “Non abbiamo mai messo in dubbio la correttezza istituzionale del presidente della Repubblica. Aspettiamo che Garofani smentisca, se può farlo“. Linea rimarcata infine anche dal sottosegretario meloniano Giovanbattista Fazzolari secondo il quale la smentita di Garofani avrebbe evitato qualsiasi polemica. Del resto, non sono poche le voci in Transatlantico che danno per certe le parole del consigliere e ipotizzano l’esistenza di un audio che, nel caso fosse diffuso – è il ragionamento – renderebbe indifendibile la posizione di Garofani. In ogni caso la richiesta di chiarimento, sottolinea Fazzolari, non va letta come un attacco al Colle perché “né FdI né tanto meno Palazzo Chigi hanno mai dubitato della lealtà istituzionale del presidente Mattarella con il quale il governo ha sempre interloquito con totale spirito di collaborazione, non da ultimo sugli importanti dossier internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente”. A soffermarsi sulla figura del Capo dello Stato però è anche la segretaria dem Elly Schlein mettendone in risalto il “ruolo di guida, di unità nazionale, di garante della Costituzione che è riconosciuto da tutto il paese. Chiunque provi mai a dire una cosa diversa ci troverà dall’altra parte“. Per il leader del M5s Giuseppe Conte, invece, quella di FdI è una “polemica inventata ad arte per operare una distrazione di massa, perché oggi la notizia è che anche la Commissione europea certifica lo zero di crescita dell’Italia e il fatto che saremo gli ultimi in Europa”.Questo articolo FdI, tensione con Quirinale: “Consigliere Mattarella trama contro Meloni?”. Colle: “Attacco ridicolo” proviene da LaPresse