“Dicevano ‘devi diventare mamma, quando fai un figlio?’. È stata una violenza, ci stavamo provando. Come coppia io e Matteo siamo compiuti”: così Federica Pellegrini

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Federica Pellegrini e Matteo Giunta hanno dedicato alla figlia Matilde, nata il 3 gennaio 2024, il loro libro “In un tempo solo”: “Scegliere di essere padre e madre è una lunga nuotata di coppia, dove un po’ spingi, un po’ rallenti; a volte ti fai prendere dallo sconforto, altre fai sprint incredibili e, alla fine, non ci sarà la medaglia, se non la felicità che vedrai negli occhi di tuo figlio e nei tuoi”, dicono all’unisono.La Pellegrini a Vanity Fair ha anche confidato di aver sentito molto la pressione della maternità: “Nessuno sapeva che noi stavamo provando e c’erano tutte queste incursioni: ‘Quando fate un figlio? Dai che devi diventare mamma’. L’ho percepita come una violenza non necessaria. Visto tutto quello che avevo fatto in passato sia come donna sia come atleta, sembrava veramente che la società mi stesse richiedendo per forza di diventare madre, altrimenti non avrei compiuto il mio destino. E adesso è uguale per un secondo figlio. Sono dei retaggi culturali”.E ancora: “Ci siamo detti: se la natura vuole che a questo nostro amore si aggiunga un terzo cuore bene, altrimenti accettiamo il nostro destino. Siamo entrambi fatalisti. Non serviva un figlio per completarci. Come coppia siamo già compiuti. Saremmo stati con i nostri quattro cani e, forse un giorno, avremmo pensato all’adozione“.Dopo il parto, e viene descritto nel libro, la Pellegrini ha sofferto di baby blues, una forma di malinconia e instabilità emotiva temporanea che colpisce molte neo-mamme nei primi giorni dopo il parto, tipicamente tra il terzo e il quinto giorno. “Sono molto in contatto con le mie emozioni e quando, per la seconda sera di fila, all’improvviso, mi è partito un pianto, – ha affermato – ho capito che c’era qualcosa che stonava. Sentire la mia psicologa Bruna è stato naturale. Avendo una forma mentis da atleta, ed essendo abituata a essere seguita 24 ore su 24 da uno staff di persone che ti supportano, anche dal punto di vista mentale, è stato più facile. Dalle criticità che ho attraversato nei miei anni da nuotatrice, ho imparato molto bene a fermarmi per chiedere aiuto quando sono in difficoltà. E anche in quel momento ho riconosciuto il disagio e capito che avevo bisogno di sostegno”.Le note del libro “In un tempo solo” Lei è una delle nuotatrici più vincenti di sempre, lui l’allenatore che l’ha riportata sul podio quando tutti pensavano che avesse fatto il suo tempo, e ora è suo marito. Insieme hanno polverizzato record e raggiunto traguardi che sembravano impossibili. Finché, a due anni dal ritiro dalle competizioni e a un anno dal matrimonio, arriva il momento di lanciarsi in una sfida tutta nuova. Quando il 3 gennaio 2024 nasce la loro piccola Matilde, Matteo e Federica capiscono subito di doversi confrontare con un livello di difficoltà superiore. Perché questa volta non è come le altre, è una sfida insieme fisica e mentale per la quale non esiste preparazione. Matilde piange, dorme poco, è attiva tutto il giorno. Federica è divisa tra l’amore più grande che abbia mai provato e la stanchezza più profonda.Matteo è innamorato e presente, ma allo stesso tempo sente che non può entrare del tutto tra le pieghe di quell’intesa preziosa che si è instaurata fra Matilde e Federica. Entrambi però sono atleti, e per loro le sfide non sono ostacoli, sono una spinta a migliorarsi sempre. In questo libro a due voci Matteo e Federica ci raccontano, ciascuno dal proprio punto di vista, il loro primo anno da genitori: l’attesa, la nascita, le aspettative e la realtà, le piccole grandi tappe della crescita di Matilde, la ricerca continua di un equilibrio che sembra sfuggire ogni volta che pensi di averlo afferrato. Lo fanno con franchezza, senza nascondere nulla, nemmeno i momenti di sconforto, nemmeno le discussioni di coppia.Perché essere genitori è un’esperienza che ti fa battere forte il cuore, ma ti rompe anche le ossa. Per questo Federica e Matteo hanno scelto di scrivere la storia di quest’avventura così come l’hanno vissuta loro: per ricordarla, ma anche perché altri genitori possano indentificarsi fra queste pagine e, magari, ritrovarsi. (da De Agostini)L'articolo “Dicevano ‘devi diventare mamma, quando fai un figlio?’. È stata una violenza, ci stavamo provando. Come coppia io e Matteo siamo compiuti”: così Federica Pellegrini proviene da Il Fatto Quotidiano.