Il video con un fiume di acqua che scivola giù per le strade di Brazzano di Cormons, in provincia di Gorizia. Poi la fuga alle 5 di mattino insieme alla moglie Jessica, quando dal colle una colata di fango aveva iniziato a travolgere e radere al suolo qualunque cosa incontrasse. Quirin Kuhnert era già a distanza di sicurezza quando le grida delle persone hanno raggiunto le sue orecchie. Il 32enne, nato e cresciuto a Monaco di Baviera, non ci ha pensato due volte: si è girato e ha risalito il paese alla ricerca di chi non era riuscito a scappare. Prima ha salvato una donna, Daniela: «Quel ragazzo è stato un eroe. Se mia figlia è viva lo deve ha lui», ha detto Elena Pinto a Repubblica. Poi è salito ancora più su, seguendo le urla disperate della 83enne Guerrina Skocaj rimasta intrappolata nella sua abitazione che già era investita dal fango. Ma per l’eroe di Bruzzano non c’è stato nessun miracolo, nessun lieto fine: dopo ore di ricerche, i cadaveri dei due sono stati ritrovati dai cani da catastrofe.I salvataggi di Quirin: «Ha salvato mia sorella un secondo prima che la casa crollasse»Una corsa istintiva, senza pensare alla propria incolumità. Quirin Kuhnert non ha esitato neanche un secondo, sapeva di doversi muovere più veloce della frana: «Mia figlia Daniela era paralizzata in casa dal terrore, incapace di scappare sotto il diluvio e nel torrente di fango. Quirin ha suonato al suo campanello e le ha gridato di uscire subito perché la collina stava scivolando su quelle tre case», ha raccontato Elena Pinto. Massimiliano Cecchin ha aggiunto: «Mia sorella ha 53 anni ed è corsa fuori in pigiama e scalza. Affondava nell’acqua che scaricava sassi, sotto shock non riusciva a proseguire. Quirin l’ha spostata di forza un secondo prima che l’edificio crollasse. Senza di lui sarebbe stata sepolta dalle macerie».Il tentato soccorso a Guerrina e il collasso della casaNon si è fermato, però, Quirin Kuhnert. Sentiva le urla disperate della pensionata Guerrina Skocaj, che era rimasta imprigionata nella sua casa completamente allagata dalla piena del rio Del Ronco. Il 32enne tedesco aveva sentito crollare il cancello della vicina sotto il peso della frana: «Eravamo già lontani e in salvo, ma Quirin si è ricordato di Guerrina ed è tornato indietro», ha ricordato la moglie Jessica. All’abitazione della 83enne sono arrivati insieme Quirin Kuhnert e Matteo Betteto, operaio che lavora nella cantina Borgo del Tiglio. «Quirino ha provato invano a sfondate la porta per trascinarla via. Allora è sceso in cantina, ha preso una scala e l’ha appoggiata contro la facciata della casa», ha raccontato Nicola Manferrari, datore di lavoro di Betteto. «Aveva appena cominciato a salire verso Guerrina, quando l’intero gruppo di case è collassato, inghiottendo tutti». Betteto si è salvato, era all’esterno a tenere la scala: ha rimediato una frattura al bacino e a un femore. Guerrina e Quirin sono stati ritrovati quando ormai erano cadavere.Il legame di Quirin con Brazzano: «Si era innamorato del paese, voleva rimanere»Quirin Kuhnnert viveva a Brazzano da anni. Lì si era trasferito suo padre, un noto architetto bavarese, che aveva acquistato due ruderi e li aveva ristrutturati. «Nella prima casa viveva con la moglie, nella seconda il figlio (Quirin, ndr) viveva con la compagna d’estate», ha raccontato l’amica Elisa Brandolin. «Quando il padre è deceduto, Quirin ha deciso di restare qui per sempre: si era innamorato di Brazzano». Kuhnert aveva di recente rilevato anche un piccolo negozio di alimentari della frazione, dopo che lo storico titolare era mancato: «Sapeva che non sarebbe diventato ricco, ma diceva che la felicità si nasconde nell’essere utili agli altri». Un pensiero a cui è rimasto fedele fino alla fine. L'articolo Il gesto eroico di Quirin Kuhnert prima di morire nella frana di Cormans: «Era al sicuro ma è tornato indietro: così ha salvato mia figlia» proviene da Open.