Sono stati iscritti per l’ipotesi di omicidio stradale sia il 23enne Enrico R., alla guida del Suv, sia il 32enne napoletano L.C., conducente della Opel Corsa, per l’incidente stradale di domenica all’alba, in viale Fulvio Testi a Milano, in cui ha perso la vita il 19enne Pietro Silva Orrego. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane era nel sedile del passeggero della Mercedes classe G, a bordo della quale si trovava anche la 30enne S.T. tuttora ricoverata in prognosi riservata dopo l’aggravamento delle sue condizioni. Rimane escluso dalle indagini il 20enne, amico dei passeggeri del bolide (noleggiato) da mezzo milione i euro, che in un primo momento era stato additato come il conducente al momento dell’incidente. Una serie di video comparsi sui social dimostrerebbero che il giovane è arrivato in un secondo momento e ha tentato di soccorrere le persone coinvolte, sfondando anche con un calcio il finestrino del Suv. I test positivi per alcol e drogaSia il 23enne che il 32enne, i due indagati, sono risultati positivi al pre-test sull’assunzione di sostanze stupefacenti. Mentre il risultato del test per il conducente della Opel era già noto, del 23enne era noto solo che era stato lui a noleggiare il bolide da 700 cavalli e che era stato sottoposto all’alcol test. Ora i risultati di tutte le analisi, da cui emergerebbe che il giovane era positivo sia ad alcol che a droga. Ulteriori analisi, come quelle del sangue, dovranno stabilire se i due si fossero messi alla guida dopo aver assunto le sostanze stupefacenti – e il 23enne anche bevande alcoliche – proprio nelle ultimissime ore prima di sedersi davanti al volante. La ricostruzione dell’incidenteSul corpo di Pietro Silva Orrego è stato disposto l’esame autoptico. Nel frattempo gli investigatori stanno tentando di definire con maggiore precisione la dinamica dell’incidente mortale. Secondo le indagini affidate alla Polizia locale, il Suv in quel momento stava viaggiando a velocità molto sostenuta. Una cifra precisa non è ancora stata definita e sarà desunta solo se la pm Giancarla Serafini riterrò necessaria una consulenza cinematica. Gli investigatori hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona nella speranza che qualche frame riesca a spiegare quale dei due veicoli non abbia rispettato la precedenza, ricostruzione al momento ritenuta più credibile. Da stabilire anche se il 23enne potesse guidare un Suv di quella cilindrata, non adatto ai neopatentati. L'articolo Incidente mortale a Milano, due indagati per omicidio stradale: il test su alcol e droga sul 23enne alla guida del Suv proviene da Open.