“Sognavo di avere 10 figli, quando ho scoperto che non potevo averne sono stato male. Ho adottato Vladik e dalla prima volta che l’ho visto sono successe cose stranissime”: la confessione di Paolo Belli

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“Io ho sempre desiderato avere 10 figli, ma c’è stato il momento in cui abbiamo capito che io non potessi averne. Lì per lì ci sono stato male, ma poi Deanna mi ha detto che se il destino voleva così non potevamo lamentarci”. Con queste parole Paolo Belli ha sceltodi raccontare a Ballando con le Stelle per la prima volta un capitolo estremamente intimo e complesso della sua vita: la lunga e travagliata strada verso la genitorialità. Il musicista, noto per aver sempre preservato gelosamente la sua sfera privata, ha svelato i dettagli della battaglia che lui e sua moglie Deanna hanno combattuto per il desiderio di una famiglia.Belli ha raccontato che, fin dall’inizio della sua vita con Deanna, il sogno era quello di avere una famiglia numerosa. Il progetto, però, si è scontrato con una realtà difficile: l’impossibilità, per cause naturali, di avere figli. Belli ha confessato il suo stato d’animo iniziale: la sofferenza e la frustrazione. L’alternativa è arrivata grazie all’associazione “Progetto a Chernobyl”, che si occupava di accogliere i bambini provenienti dalle zone contaminate. Belli e sua moglie hanno deciso di fare una prova, ospitando un bambino per tre settimane. Un esperimento che ha cambiato per sempre la loro prospettiva: “Abbiamo capito che non c’era bisogno di averlo naturalmente”, ha spiegato Belli. L’emozione di quell’attesa era indescrivibile: “Dal momento in cui sapevamo fossero partiti, fino al loro arrivo a Carpi, l’agitazione era enorme”.Fu proprio durante uno di questi arrivi che avvenne l’incontro decisivo. Il musicista non aveva idea di chi avrebbe ospitato, se non che sarebbe stato un maschio. Il riconoscimento fu immediato e, a suo dire, quasi inspiegabile: “L’ho riconosciuto appena sceso dal bus“. A rendere la storia ancora più singolare, furono le reazioni esterne: “Da allora sono successe cose stranissime, ogni volta che andavamo in giro, tutti dicevano che fosse identico a me, che camminasse come me. È stato con noi fino a dopo i 30 anni ed è sempre stato mio figlio”.Vladik oggi vive poco lontano e, con due figli, ha regalato a Paolo e Deanna la gioia di diventare nonni. Nonostante l’enorme affetto, Belli ha voluto mantenere la massima trasparenza sul loro legame. Per questo, ha chiesto a suo figlio e ai nipotini di chiamarlo “Paolo“, anziché “papà” o “nonno“, per evitare qualsiasi ambiguità. Un desiderio, questo, che però non cancella l’orgoglio per il suo ruolo: “Desidero che mi chiami papà, ma ho sempre detto a lui e i nipotini di essere chiamato Paolo perché volevo che tutti sapessero come stavano le cose. Quando mi chiamano nonno, mi sento molto orgoglioso.”L'articolo “Sognavo di avere 10 figli, quando ho scoperto che non potevo averne sono stato male. Ho adottato Vladik e dalla prima volta che l’ho visto sono successe cose stranissime”: la confessione di Paolo Belli proviene da Il Fatto Quotidiano.