Sciopero e corteo a Genova dei lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano: la prima azione dopo la rottura del tavolo nazionale di ieri, martedì, e lo stop alle trattative. Questa mattina, mercoledì, è scattata l’assemblea nello stabilimento, occupato a sua volta contro l’annuncio del blocco degli impianti del Nord Italia. A Genova ci sono mille lavoratori a rischio. Dopo l’inizio di mattinata con l’assemblea in fabbrica, è iniziato un corteo che dalle portinerie si è mosso verso la vicina strada Guido Rossa, chiusa in direzione del centro cittadino. Al momento sono dichiarate 24 ore di sciopero a Cornigliano.Ex Ilva, la rottura tra governo e sindacatiLa trattativa tra governo e sindacati sull’Ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, si è interrotta ieri, 18 novembre, bruscamente: dopo oltre quattro ore di discussione, i sindacati hanno annunciato la sospensione del confronto e proclamato uno sciopero generale di 24 ore, con assemblee in tutti gli stabilimenti, a partire da domani. Questo stop è la risposta al rifiuto del governo di ritirare il piano, reso pubblico la scorsa settimana, che prevede l’ingresso in cassa integrazione di altri 1.550 lavoratori da gennaio 2026, portando il totale a 6.000 dipendenti coinvolti.Secondo il leader Uilm, Rocco Palombella, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente: dal primo marzo 2026, tutti i lavoratori potrebbero essere posti in cassa integrazione, poiché il governo non ha fornito chiarimenti sul futuro oltre tale data. Palombella interpreta la strategia del governo come un modo di gestire senza traumi gli ultimi mesi, preparando la chiusura definitiva di tutti gli impianti. Fiom-Cgil, per voce di Michele De Palma, aveva richiesto l’intervento diretto della premier Meloni e il ritiro del piano, ricevendo un rifiuto che ha motivato la scelta dello sciopero.Ferdinando Uliano, leader Fim-Cisl, ha parlato di “scontro totale”, criticando il piano governativo che, a suo avviso, riduce l’attività fermando le aree a freddo, con impatti negativi su tutti gli stabilimenti, non solo su quello di Taranto.Il governo, dal canto suo, ha ribadito la volontà di mantenere aperto il confronto e di non estendere ulteriormente la cassa integrazione, accogliendo una richiesta sindacale precedente. Ha inoltre confermato l’impegno sulla manutenzione degli impianti e la sicurezza dei lavoratori, annunciando l’interesse di altri due investitori internazionali per l’acquisizione del gruppo, oltre a Bedrock e Flacks. Tuttavia, la proposta di formazione per 1.550 lavoratori, non alternativa alla cassa integrazione, non ha trovato consenso tra le parti.Questo articolo Ex Ilva, sciopero e corteo a Genova: operai occupano stabilimento dopo lo stop alle trattative proviene da LaPresse