Polonia. Sabotaggio di un binario: Mosca respinge le accuse di Tusk

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di Enrico Oliari –Il Cremlino ha respinto con forza le accuse del premier polacco Donald Tusk secondo cui i servizi segreti russi avrebbero sabotato un binario ferroviario utilizzato, oltre che per il trasporto passeggeri e merci, anche per portare armi e aiuti in Ucraina. Tusk ha spiegato ieri alla Camera che i due autori del sabotaggio sono stati identificati per quanto già fuggiti all’estero: si tratta di due ucraini che, sempre in base a quanto riportato da Tusk, sarebbero stati arruolati dai servizi russi.Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha respinto le accuse di Varsavia dichiarando che “la Russia è accusata di tutte le manifestazioni della guerra ibrida e diretta che hanno luogo”, e ha aggiunto che “in Polonia, diciamo, tutti cercano di correre avanti alla locomotiva europea in questo campo. E la russofobia, naturalmente, lì prospera”. Sempre da Mosca è stato riferito che “abbiamo cose più importanti da fare che compiere azioni ostili in Polonia”.Anche l’incaricato d’affari russo a Varsavia, Andrei Ordash, ha definito “assurde” le dichiarazioni delle autorità polacche, accusando di fomentare “russofobia e isteria bellica”.Dopo il caso del gasdotto russo Nord Stream e di almeno un elemento del commando ucraino che lo ha distrutto fuggito in Polonia e aiutato dai servizi segreti, i droni di polistirolo e cartone russi che avrebbero percorso oltre mille chilometri per sorvolare la Polonia e il missile che ha distrutto una casa della campagna polacca, imputato ai russi ma poi risultato essere polacco, tutto ciò che arriva da Varsavia va preso con le pinze. Anche perché, per giustificare al popolo le ingenti spese per il riarmo a scapito del welfare, è essenziale tenere alta l’isteria da guerra imminente.