Mer, 19 Nov 2025La conferenza dei servizi è stata sospesa per bloccare il decorrere dei termini, ma continua a mancare un accordo fra il club di De Laurentiis e il Comune.DiRedazioneCondividi l'articoloAurelio De Laurentiis (Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)La conferenza dei servizi alla Zes (Zona Economica Specialw) per il progetto dello stadio al Caramanico presentato da Aurelio De Laurentiis per il suo Napoli si è risolta senza sostanziali cambiamenti. Al termine dell’incontro è stata decretata la «sospensione della conferenza di servizi».Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, questa decisione blocca di fatto il decorso dei termini, permettendo al responsabile del procedimento della Zes di prendere atto delle varie posizioni e in particolare delle problematiche sollevate da Comune di Napoli e Città Metropolitana rispetto alla fattibilità del progetto del club. Dall’altra parte c’è anche un’esigenza politica: superare questo periodo elettorale per evitare strumentalizzazioni della vicenda. La Regione aveva già presentato il suo parere favorevole al progetto. Anche Comune e Città Metropolitana avevano inviato il documento da cui emerge il sostanziale parere non favorevole per le perplessità operative rispetto al progetto, a partire da quelle legate al futuro dei mercatali.All’incontro in videoconferenza ha partecipato anche una delegazione degli operatori del mercato Caramanico che ha avuto delle rassicurazioni rispetto al fatto che il loro futuro sarà tenuto in considerazione nell’ambito della valutazione del progetto. Anche se i rappresentanti dei mercatali hanno ribadito la loro indisponibilità alla delocalizzazione. Va sottolineato come il Comune, guidato da Gaetano Manfredi, non sia contrario a priori a un nuovo impianto, ma a Palazzo San Giacomo hanno a cuore anche il progetto di restyling del Maradona, vista come unica strada per portare a Napoli gli Europei del 2032.La posizione del Napoli di De LaurentiisDall’altra parte della barricata c’è il club di De Laurentiis, che ha già ribadito più volte, e anche con parole abbastanza nette e dure, come il club non sia interessato al futuro del Maradona, con la squadra che può continuarci a giocare fino a quando non sarà trovata una soluzione per un nuovo impianto. La società però non ritiene possibile una riqualificazione dell’impianto che sia adeguata agli standard moderni.Da parte della società viene espressa disponibilità a ragionare su come risolvere i nodi espressi sul progetto Caramanico, luogo ritenuto ideale. Ma se proprio non fossero risolvibili i problemi, c’è anche la disponibilità a valutare altri luoghi per la costruzione di un nuovo stadio. Ma su una cosa il club assicura che non farà retromarcia: non ci sono le condizioni per riqualificare il Maradona, nonostante la storia recente abbia visto festeggiare nell’impianto due Scudetti.Per quanto riguarda le questioni rilevate dal Comune, i nodi da sciogliere sono principalmente tre: la sorte dei mercatali del Caramanico, l’impatto del progetto di De Laurentiis su altre concessioni già in essere come quella del palazzetto dello sport da 12mila posti di AreNapoli e gli 8.000 posti auto che per il Comune sono insostenibili. In tutto ciò è stata ribadita la completa apertura al dialogo «nell’interesse della città e dei tifosi».Durante l’incontro di ieri, il Comune ha richiesto al responsabile del procedimento che venisse prima chiarita la natura preliminare e non decisoria della riunione. E che anche le successive convocazioni riportassero l’indicazione della tipologia della conferenza come “preliminare”. È stata poi ammessa, anche per le prossime riunioni, AreNapoli, la società proponente del palazzetto dello sport nella stessa area. In questo tempo di sospensione della conferenza dei servizi, si cercherà di valutare le posizioni delle parti per trovare una posizione di sintesi, quella che si augura il ministro Andrea Abodi anche in chiave EURO 2032.Developed by 3x1010