di Serena Tropea / Dire * –La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato in modo quasi unanime un disegno di legge storico che impone al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici ampi fascicoli investigativi legati a Jeffrey Epstein. Il voto è terminato con un risultato di 427 favorevoli e 1 contrario, un segnale chiaro di forte consenso. Il disegno di legge bipartisan dovrà ora superare il voto del Senato prima che il presidente Donald Trump lo firmi e lo trasformi in legge.Il disegno di legge, noto come Epstein Files Transparency Act, obbliga il Dipartimento di Giustizia a pubblicare tutti i documenti non classificati in suo possesso relativi all’indagine su Epstein. I cosiddetti ‘file Epstein’ sono la raccolta di tutti i documenti giudiziari, verbali investigativi, e-mail, deposizioni e altro materiale proveniente da casi civili e penali che coinvolgono il finanziere pedofilo Jeffrey Epstein– morto, ufficialmente per suicidio, in carcere nel 2019- e la sua amante e collaboratrice Ghislaine Maxwell, e le relative indagini delle forze dell’ordine.L’approvazione non è arrivata senza pressione: per forzare la votazione in aula è stata utilizzata una discharge petition, uno strumento parlamentare raro che permette di aggirare il controllo del leadership della Camera quando un numero sufficiente di deputati lo richiede. Lo speaker della Camera, Mike Johnson, pur votando a favore, ha espresso dei timori sulla protezione delle vittime e sulla divulgazione di informazioni troppo sensibili; ha anche invitato il Senato a modificare la legge prima della sua approvazione definitiva.Dal punto di vista esecutivo, anche il presidente Donald Trump, inizialmente contrario, ha cambiato posizione: ha dichiarato che firmerà il disegno di legge se dovesse arrivare sulla sua scrivania, affermando di non aver “nulla da nascondere“. Il Senato, per ora, non ha ancora fissato la data per la votazione, ma secondo i media statunitensi, il Senato potrebbe apportare modifiche, cosa che ritarderebbe l’effettivo rilascio.* Fonte: agenzia Dire.