Le cucine da incubo ormai non sono più solo una realtà televisiva. Il format che ha fatto la fortuna dello chef superstar inglese Gordon Ramsay sembra che ora gli stia presentando il conto. L’impero gastronomico di Ramsay sta attraversando il periodo più buio di sempre, con milioni di debiti, centinaia di licenziamenti e una serie di fallimenti commerciali dopo l’altra. Nonostante l’immagine che il mondo ha dello chef più temuto della tv con un marchio presente pressoché ovunque, i conti parlano chiaro.Secondo la stampa inglese, i suoi ristoranti nell’ultimo anno avrebbero accumulato un rosso di 15,5 milioni di sterline (18 milioni di euro) per i 30 locali nel regno unito, e un totale di 50 milioni di perdite in tutto il mondo. Si tratterebbe anche di un totale di “quasi 200 dipendenti” licenziati e vari punti vendita chiusi, in particolare quelli di fascia media.Ciò che certamente non manca a Ramsey è l’amicizia dei Vip. Appena due settimane, David Beckham ha festeggiato l’incoronazione ricevuta da Re Carlo nel ristorante tristellato di Ramsey nel cuore di Londra a Chelsea. Le difficoltà però non riguardano solo Ramsay. “Il mercato è diventato estremamente complicato”, spiegano fonti del settore, ricordando che “anche la Locanda di Giorgio Locatelli ha chiuso“, mentre la catena vegetariana sostenuta da Lewis Hamilton e Leonardo DiCaprio è stata dismessa. I ristoranti di Gino D’Acampo sono finiti in “amministrazione controllata” e persino Pizza Hut è “in crisi”.Le cause si ripetono: aumenti dei costi energetici, affitti in crescita, tasse più pesanti varate dal governo laburista, salario minimo in continuo aumento e difficoltà di reperire personale “a causa della Brexit”. A ciò si sommano cambiamenti nei consumi. Secondo alcuni esperti sembra essere tornato un approccio più salutista e ciò riduci nettamente la spesa nei ristoranti extralusso. Infatti, i veri margini di guadagno stanno nei vini pregiati e costosissimi, molto più che nel cibo. A Londra, inoltre, “si cena sempre prima e si ordinano meno portate”. L’elemento più incisivo, secondo alcuni manager del settore, è l’esplosione delle “punturine dimagranti”, ormai diffuse tra “almeno due milioni di persone”, con il risultato che anche chi va al ristorante ha meno fame e mangia poco.Nonostante tutto, il re degli show culinari ha annunciato che nel prossimo anno rilancerà con delle nuove aperture in Spagna, Arabia Saudita e India, oltre ad una nuova produzione per Apple Tv. Si chiama “Knife Edge” ed è descritto come un progetto “a fil di lama”, come al suo solito.L'articolo Cucine da incubo per Gordon Ramsay: chiude i locali di fascia media e taglia 200 dipendenti, per un rosso da 50 milioni di sterline proviene da Il Fatto Quotidiano.