Armi in Ucraina, Vannacci non ci sta: «La guerra non ci conviene più. Comprare dagli Usa per dare a Kiev? È la sconfitta di von der Leyen»

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«Una guerra che non conviene va fermata», e quella in Ucraina di certo rientra in quella categoria. Che parli da ex generale o da parlamentare europeo, è netto il no di Roberto Vannacci all’acquisto di armi americane da cedere all’Ucraina. Un’idea quella del Prioritized Ukraine requirements List (Purl) che, secondo il politico leghista, è figlio primogenito di «questa Ue a trazione socialdemocratica», in cui la presidente della Commissione Ursula von der Leyen «ha perso su tutti i fronti».La sconfitta di von der Leyen con gli Usa: «È uscita perdente»Per Roberto Vannacci, l’origine di tutti i mali è il patto che la leader dell’esecutivo europeo ha siglato con Donald Trump sui green della Scozia a fine luglio: «Questa è una negoziazione di Ursula von der Leyen. Lei è uscita dal campo da golf di Trump totalmente perdente: 15% di dazi, 750 miliardi di gas liquefatto da comprare dagli Stati Uniti e con l’Ue che dovrebbe acquistare armi dagli Usa per regalarle all’Ucraina», ha detto in un’intervista al Fatto Quotidiano. E, se ci fosse ancora qualche dubbio, ha ribadito: «Noi siamo contrari al Purl, come abbiamo già detto al Parlamento Ue».Proroga agli aiuti all’ucraina, Vannacci: «Voteremo no? Vediamo»Sul capitolo aiuti all’Ucraina per il 2026, su cui si voterà a breve, Vannacci ancora non si sbilancia: «Vedremo se voteremo no. Si chiama Parlamento proprio perché si discute tra posizioni diverse e si fa sintesi. Poi ci sarà un’espressione tramite voto», ha anticipato. Per poi tornare sulla guerra in Ucraina: «Non è più conveniente perché i russi continuano ad avanzare sul territorio, perché le sanzioni stanno agendo contro l’Ue e l’Italia, perché la pace di oggi ci costerebbe meno della pace di domani».L'articolo Armi in Ucraina, Vannacci non ci sta: «La guerra non ci conviene più. Comprare dagli Usa per dare a Kiev? È la sconfitta di von der Leyen» proviene da Open.