‹ › 1 / 8 opel mokka gse ‹ › 2 / 8 opel mokka gse ‹ › 3 / 8 opel mokka gse ‹ › 4 / 8 opel mokka gse ‹ › 5 / 8 opel mokka gse ‹ › 6 / 8 opel mokka gse ‹ › 7 / 8 opel mokka gse ‹ › 8 / 8 opel mokka gse “Non è marketing”, assicura Calle Carlberg, il 25enne pilota svedese che ha contribuito allo sviluppo della Opel Mokka GSE, testimone del motto “dal rally alla strada”. “Le abbiamo provate in pista – sorride – e non posso dire di quanto sia stata la differenza sul giro, ma non pensavo fosse così contenuta”.I modelli cui si riferisce sono proprio l’auto che è già ordinabile dai privati anche in Italia a partire da 47.300 euro (IPT esclusa) e la variante da competizione che subentrerà alla Corsa elettrica con la quale la casa del Fulmine ha animato la ADAC Opel Electric Rally Cup “powered by GSE”. Carlberg aveva vinto la competizione negli anni scorsi con la versione a zero emissioni, mentre quest’anno si è aggiudicato due titoli europei FIA, l’ERC4 e l’ERC4 junior con la Corsa ad alimentazione convenzionale.Una volta GSE era l’acronimo di Grand Sport Einspritzung (iniezione), mentre la E adesso sta per Elektrisch. Il suv ad alte prestazioni (281 Cv e 345 Nm di coppia, gli stessi valori del modello del quale rappresenta la declinazione “per tutti i giorni”) che misura 4,15 metri di lunghezza è la vettura elettrica più veloce dell’attuale gamma stradale di Opel. Raggiunge i 200 km/h e passa da 0 a 100 in 5,9”. Ma, soprattutto, è agile e stabile, grazie anche ad un assetto ribassato (dieci millimetri più vicino all’asfalto), a un differenziale a slittamento limitato multidisco Torsen, ad un telaio con assi appositamente progettati e a nuovi ammortizzatori idraulici.È rigida quanto basta per rendere piacevole una guida un po’ più “audace”, che beneficia di uno sterzo preciso e diretto e di un volante “piccolo” e appiattito nella parte inferiore e superiore. Di più: “Tutti i componenti ad alta tensione della Opel Mokka GSE stradale (motore, inverter, batteria e cablaggio) provengono dalla Opel Mokka GSE Rally”.La batteria da 54 kWh garantisce una percorrenza massima di 336 chilometri omologata nel ciclo di percorrenza Wltp con consumi dichiarati tra 17.9 e 19.5 kWh/100 km, mentre dopo oltre 150 chilometri badando assai poco all’efficienza il computer di bordo ha rilevato un dato non troppo distante, pari a 21.2.Stilisticamente si distingue per alcuni dettagli, che includono le scritte GSE (anche sui sedili avvolgenti in Alcantara) e i cerchi da 20” (da 18” sulla variante da competizione) con pinze dei freni gialle. Per rendere più piccante la guida e le riflessioni che la seguono, sullo schermo tattile da dieci pollici si possono ottenere alcuni dati sulle prestazioni, comprese le misurazioni di forza G, sulle accelerazioni, sulla gestione delle batteria e via elencando. Le forme non penalizzano la visibilità posteriore, anche se uno preferirebbe avere i montanti anteriori un po’ più piccoli, in particolare quello di destra nelle curve strette.Tre le modalità di guida: Eco, Normal e Sport. È quasi superfluo sottolinearlo, ma per la velocità massima occorre optare per la Sport, perché in Eco si arriva a 150 km/h (190 Cv di potenza e fino a 300 Nm di coppia) e in Normal a 180 (231). Interessante il peso, inferiore ai 1.600 kg, e poco penalizzante la perdita di volume del bagagliaio rispetto alle declinazioni a benzina e ibrida: fra 310 e 1.060 litri contro 350 e 1.105.L'articolo Opel Mokka GSE, la prova de Il Fatto.it – L’elettrica che porta il rally sulla strada – FOTO proviene da Il Fatto Quotidiano.