Un testimone che sarà ascoltato e intercettazioni ammesse. Il processo d’appello bis per l’omicidio di Serena Mollicone, la diciottenne di Arce uccisa il 1° giugno 2001, inizia a entrare nel vivo. La terza sezione della Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Galileo D’Agostino, ha disposto l’ammissione di numerosi testimoni e consulenti (l’accusa alla scorsa udienza ne aveva chiesti 50), accogliendo le indicazioni della Cassazione che a ottobre 2023 aveva annullato le assoluzioni dei tre imputati (“motivazioni contradditorie e incomprensibili”): l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Anna Maria, imputati per concorso in omicidio.Tra le decisioni più attese c’è l’ammissione a testimoniare di Gabriele Tersigni, carabiniere a cui il brigadiere Santino Tuzi – morto suicida nel 2008 – avrebbe confidato di aver visto Serena entrare in caserma il giorno della scomparsa. La sua presenza in aula viene considerata centrale dalle parti civili: potrebbe incidere sulla valutazione dell’attendibilità delle dichiarazioni rese da Tuzi prima della morte. “Per noi Tersigni è un testimone importante – ha commentato l’avvocato Antonio Iafrate, che assiste Consuelo Mollicone, sorella di Serena –. Le indicazioni della Cassazione sono state recepite correttamente. L’acquisizione della sua testimonianza e dell’intercettazione tra Venticinque e Da Fonseca rappresentano due elementi fondamentali per provare la veridicità del racconto di Tuzi”.La Corte ha infatti autorizzato anche l’acquisizione di due intercettazioni del 2008 – una ambientale, del 28 settembre, e una telefonica, del 10 ottobre – relative a conversazioni tra Sonia Da Fonseca ed il carabiniere Ernesto Venticinque, entrambi ammessi al nuovo processo come testimoni. La trascrizione delle registrazioni, incise originariamente su cassetta, è stata affidata al perito Alessandro Perri.Una lunga lista di testimoniNel tentativo di ricostruire in modo completo l’eventuale ingresso di Serena nella caserma dei carabinieri di Arce, che secondo la procura sarebbe il luogo dell’omicidio, la Corte ha ammesso numerosi testimoni: Pietro Caprio, Giuseppe D’Ammasso, Sonia Da Fonseca, Gaetano Evangelista, Massimiliano Gemma, Marco Malnati, Pasquale Simone, Marco Sperati, Anna Rita Torriero, oltre ai carabinieri Ernesto Venticinque, Francesco Suprano, Vincenzo Quatrale, Rosario Casamassima e Anna Teresa Magnante. La Corte ha inoltre disposto l’esame in aula dei tre imputati, i coniugi Mottola e il figlio Marco.Sono stati ammessi anche i consulenti tecnici: Cristina Cattaneo, Ernesto D’Aloja, Paola Magni, Elena Pilli, Remo Sala, Carmelo Lavorino, Giorgio Bolino, Pio Di Milla, Mario Dell’Orio e Laura Ricci. La difesa ha chiesto che i consulenti vengano ascoltati in contraddittorio e si è riservata di proporre le coppie di confronto. Resta al momento sospesa, invece, la decisione sull’audizione dei testimoni relativi ai presunti avvistamenti di Serena in luoghi diversi dalla caserma nel giorno della scomparsa: la Corte potrebbe valutarli in un secondo momento.La Corte ha invece respinto la richiesta di Maria e Fabio Tuzi, figli del brigadiere Santino, di costituirsi parte civile nel nuovo processo d’appello. Una scelta motivata dalla necessità di mantenere il perimetro del dibattimento concentrato sui fatti al centro dell’annullamento disposto dalla Cassazione.L'articolo Serena Mollicone, ammessi testimoni e intercettazioni sull’ingresso della 18enne nella caserma di Arce proviene da Il Fatto Quotidiano.