Si chiamano esplosioni freatiche e si verificano quando l’acqua sotterranea surriscaldata si trasforma in vapore in modo improvviso, cominciando a fare pressione per risalire fino a “sfogarsi” in superficie liberando acqua, gas e frammenti rocciosi. Il fenomeno è noto da tempo, ma è diventato più preoccupante dopo che, nel corso di un incontro tra le autorità tecniche a Bagnoli, gli esperti hanno confermato che nei Campi Flegrei il rischio di esplosioni freatiche è aumentato. Come si intuisce non si può fare molto: «Il problema delle esplosioni freatiche è che non avvertono», ha spiegato Fabio Florindo, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Dobbiamo semplicemente stare attenti e cercare di avere in qualche modo qualsiasi minimo segnale che possa dare indicazioni che c’è qualcosa che si sta attivando».La distribuzione del magma nell’area dei Campi FlegreiNell’incontro avvenuto ieri i vertici dell’Istituto hanno incontrato la Protezione civile, la commissione Grandi rischi e gli Atenei. Con loro hanno condiviso i risultati delle ricerche condotte negli ultimi quattro anni. Lucia Pappalardo, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, ha descritto la localizzazione del magma: «Ci sono due zone di accumulo principale del magma, una intorno ai 6-8 chilometri di profondità, e un’altra più profonda tra i 12 e i 16 chilometri». La scienziata si sente di escludere la presenza di bacini più superficiali ipotizzati in precedenza: «È possibile che vi sia l’arrivo di piccoli sill di magma (strati intrusivi paralleli a quelli di roccia, ndr) verso i 3-4 km di profondità, ma che si raffreddano in un tempo relativamente rapido e quindi poi scompaiono».Allerta gialla per i Campi FlegreiA causa dei rischi di esplosioni freatiche e del già noto fenomeno del bradisismo, per i Campi Flegrei si la Protezione civile ha da tempo stabilito il livello di allerta gialla, a cui si accompagna un sottolivello di disequilibrio medio. Ogni settimana le condizioni della zona sono registrate in un bollettino di sorveglianza. Quello di ieri ha confermato il trend delle ultime settimane: il dato più impressionante riguarda l’innalzamento del suolo che salirebbe di 2,5 centimetri al mese.Foto copertina: ANSA /CIRO FUSCO | Fumarole attive nel cratere della solfata a Pozzuoli epicentro del terremoto di magnitudo 4 registrato nella notte del 1 settembre 2025 L'articolo Campi Flegrei, cresce il rischio di esplosioni freatiche. Gli esperti: «Non ci sono avvertimenti, fare attenzione a ogni minimo segnale» proviene da Open.