TIVOLI – Il saggio di Antonio Capitano premiato al Concorso “Mario Soldati e Lalla Romano”

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Il progetto del nuovo saggio di Antonio Capitano  “Qualcosa che somiglia alla felicità – Le geografie letterarie di Mario Soldati tra i premiati dalla giuria del Concorso “Mario Soldati e Lalla Romano”Si intitola “Qualcosa che somiglia alla felicità – Le geografie letterarie di Mario Soldati”.E’ il progetto del nuovo saggio di Antonio Capitano, scrittore e dirigente alla Cultura del Comune di Tivoli, che verrà premiato dalla giuria del Concorso “Mario Soldati e Lalla Romano”.Una significativa trama di coincidenze accompagna l’annuncio del premio conferito al progetto dell’autore originario di Guidonia Montecelio.La comunicazione del prestigioso riconoscimento per questa edizione del concorso letterario è infatti giunta lunedì 17 novembre, data che segna il  119º anniversario della nascita di Mario Soldati.Una ricorrenza simbolica che quest’anno assume un valore ancora più intenso: proprio il 17 novembre 2025, infatti, si è spento Gianni Andrei, scrittore, saggista e amico fraterno di Antonio Capitano, che nelle sue opere ha più volte reso omaggio alla figura di Soldati.In questo intreccio di date, quasi un segno dello spirito soldatiano, si colloca la scelta del Centro Di Studi e Ricerche “Mario Pannunzio ” (Istituto italiano di cultura fondato da Arrigo Olivetti e Mario Soldati nel 1968) di Torino, che ha incluso l’anteprima del saggio tra le opere premiate dell’edizione 2025 del Premio “Mario Soldati e Lalla Romano”.Il Premio, che Capitano dedica proprio alla memoria di Gianni Andrei , riconosce il valore del progetto basandosi sulla versione preliminare del testo, precedente alla pubblicazione definitiva. L’opera completa è attesa tra la fine di dicembre 2025 e il gennaio 2026.Il saggio indaga le geografie letterarie di Mario Soldati, mettendo in luce la capacità dell’autore di trasformare l’osservazione del reale in un paesaggio narrativo, estetico ed emotivo. Come ricordava Leonardo Sciascia, Soldati ha saputo donare ai lettori “qualcosa che somiglia alla felicità”, un sentimento intimo e condiviso che attraversa tutta la sua produzione.Nel volume trovano spazio: il Soldati formatosi in storia dell’arte, attento alle forme, ai colori e alle armonie del quotidiano;l’autore di America primo amore, capace di restituire stupore e smarrimento davanti a un mondo nuovo;la brillante inventiva narrativa della Giacca Verde  e la tensione identitaria del Vero Silvestri, dove il tema del doppio apre nuove prospettive di riflessione;il viaggio enologico e umano di Vino al Vino, tra colline, cantine e incontri memorabili, come quello con il premio Nobel Emilio Segrè, altro nome che lega Antonio Capitano e Gianni Andrei e in modo particolare sullo sfondo della “Scomparsa di Majorana” indagata magistralmente dallo stesso Sciascia.episodi centrali e “mancati”, come la vicenda legata a Il Gattopardo, rivelatrice di profondi tratti dell’uomo e dello scrittore. Il saggio invita a riscoprire Mario Soldati nella sua unicità: un autore capace di restituire al lettore un modo più attento, più consapevole e più felice di guardare il mondo. La premiazione torinese diventa così non solo un riconoscimento letterario, ma anche un tributo alla memoria di Gianni Andrei, protagonista di un lungo sodalizio culturale vissuto anche nel segno di Mario Soldati.   L'articolo TIVOLI – Il saggio di Antonio Capitano premiato al Concorso “Mario Soldati e Lalla Romano” proviene da Tiburno Tv.