Il ritorno televisivo di Vittorio Sgarbi passa innanzitutto attraverso la ferita più esposta degli ultimi mesi: il conflitto con la figlia Evelina. A Domenica In, il critico d’arte ha commentato con tono fermo la decisione della giovane di chiedere la nomina di un amministratore di sostegno per lui, una scelta che lo ha colpito pubblicamente più che emotivamente. «Mia figlia avrebbe potuto venire a trovarmi senza difficoltà. I treni c’erano», ha dichiarato senza esitazioni, prendendo le distanze da ogni insinuazione su un suo presunto isolamento, causato – secondo la stessa Evelina – dalla compagna di Sgarbi, Sabrina Colle.Il ritorno in tv e la depressione degli ultimi mesiDopo un lungo periodo segnato da una forte depressione e da infinite polemiche familiari, Sgarbi è ricomparso nel salotto di Mara Venier per presentare il suo nuovo libro, Il cielo più vicino. La montagna nell’arte, e per fare il punto su una fase complessa della sua vita. Apparso provato ma determinato, il critico ha raccontato di aver potuto contare sul sostegno della sorella Elisabetta, della compagna Sabrina Colle e degli amici più vicini, tra cui il giornalista Aldo Cazzullo.Il matrimonio con Sabrina ColleProprio Sabrina Colle è stata al centro di un altro dei temi affrontati da Sgarbi: le imminenti nozze che si terranno a Venezia: «Ho vissuto lì una parte importante della mia vita, un ricordo e luogo felice. È giusto dare una parte della mia visibilità, di esistenza, a chi è stato così vicino, mi ha assistito e mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana. Il tempo non cambia lo spirito delle persone, ad un certo punto esiste la convinzione che alcuni valori sono comuni e vanno condivisi fino in fondo. La sua ironia e il suo divertimento alle mie battute sono una forma di intelligenza, che ha trovato oggi consolazione e rassicurazione rispetto alla provocazione. Finisce lo stupore e rimane l’amore».Le condizioni di salute di SgarbiNell’intervista rilasciata poco tempo fa a Bruno Vespa, dove Vittorio Sgarbi aveva liquidato le accuse della figlia dicendo che «cerca attenzione, vuole un padre che non ha trovato», la replica di Evelina era arrivata immediatamente, dura e senza filtri: secondo lei il padre sarebbe manipolato da persone «ciniche e senza scrupoli». La 25enne aveva poi descritto con toni accorati la partecipazione del critico alla trasmissione di Rai1. A suo dire, il padre sarebbe stato portato in studio nonostante un evidente stato di affaticamento, generando persino disagio tra i tecnici presenti. «Faticava a camminare e a respirare, sembrava un uomo di novant’anni», aveva raccontato, aggiungendo che quella scena le aveva provocato «un dolore enorme» e la convinzione definitiva che Sgarbi fosse ormai, a suo dire, sotto l’influenza di quello che definisce «il cerchio tragico». E anche oggi non è sfuggito a un occhio attento un generale stato di affaticamento, a tratti giudicato assente.La giudice ricusataUlteriori tensioni sono nate attorno al procedimento per la richiesta di un amministratore di sostegno. Durante la prima udienza di ottobre, Evelina avrebbe notato, a suo avviso, un atteggiamento eccessivamente informale tra la giudice del tribunale civile di Roma, Paola Scorza, e il padre. La giovane ha parlato di «troppa confidenza» e di un clima «quasi amichevole», sostenendo che la magistrata si sarebbe più preoccupata dell’impatto mediatico della vicenda che delle reali condizioni di salute di Sgarbi. Secondo il suo racconto, la giudice avrebbe accettato in dono un libro e chiesto immediatamente l’autografo, un gesto che l’ha convinta a presentare istanza di ricusazione per ottenere un altro magistrato a seguire il caso.Il commento di BurioniA inserirsi nel dibattito è stato anche Roberto Burioni, che sui social ha invitato a riportare la discussione sul caso Sgarbi nelle sedi opportune. Secondo il virologo «il processo a Sgarbi lo stanno facendo in tribunale. Superfluo replicarlo altrove. Personalmente lo applaudirei perché sta provando a uscire da una bruttissima malattia, molto più brutta di quello che la maggior parte delle persone immagina».Il processo a Sgarbi lo stanno facendo in tribunale. Superfluo replicarlo altrove. Personalmente lo applaudirei perché sta provando a uscire da una bruttissima malattia, molto più brutta di quello che la maggior parte delle persone immagina.— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) November 16, 2025 L'articolo Vittorio Sgarbi torna in tv più affaticato che mai: «Mia figlia Evelina? Poteva venire a trovarmi, i treni c’erano». Come sta il critico d’arte proviene da Open.