L’inchiesta “Midas” continua a imperversare sul governo di Kiev e Volodymyr Zelensky avvia un vasto riassetto del settore energetico. Il presidente ucraino ha annunciato un ampio pacchetto di misure per rinnovare la gestione delle principali istituzioni energetiche statali, in risposta allo scandalo di corruzione che la scorsa settimana ha coinvolto figure ai vertici del comparto, alcune delle quali molto vicine alla sua figura. Dalla Grecia, dove si trova in visita ufficiale per firmare un accordo con Atene per la fornitura di gas all’Ucraina, il capo dello Stato ha comunicato di aver incaricato il governo di procedere a un “reboot completo” del sistema, con interventi legislativi urgenti, sostituzioni ai vertici e nuovi requisiti di trasparenza.Una prima decisione riguarda la Commissione nazionale per la regolamentazione dell’energia e dei servizi pubblici (NERC). Zelensky ha chiesto al Consiglio dei ministri di presentare alla Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev, un disegno di legge urgente per rinnovarne la composizione, ritenuta cruciale per ristabilire la fiducia nel settore.Un altro capitolo riguarda gli organismi di supervisione: verranno rinnovate la leadership dell’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare e dell’Ispettorato statale per la supervisione energetica, due strutture chiave per la sicurezza e il controllo dei processi industriali. Parallelamente, il premier ha dato incarico di proporre un nuovo direttore per il Fondo statale per la proprietà dell’Ucraina, incaricato di gestire vaste quote del patrimonio pubblico.Il presidente ha inoltre chiesto il rilancio immediato dell’Agenzia per il recupero e la gestione dei beni (ARMA), con il completamento “entro la fine dell’anno” del concorso per la nomina del nuovo capo dell’ente, che ha un ruolo centrale nel trattamento dei beni sequestrati in casi di corruzione. Una riforma, questa, che l’Unione europea chiede da tempo e che era tornata a centro della cronaca quando a luglio il governo ucraino aveva tentato di depotenziare la Nabu e il Sapo, l’Ufficio nazionale e la Procura specializzata anticorruzione che indagano sul presunto diro di mazzetta da 100 milioni di dollari nel settore energetico.Nella stessa direzione si muovono le decisioni operative sulle grandi holding energetiche statali. Zelensky ha ordinato un cambio della leadership in Energoatom, Ukrhydroenergo, nel gestore del sistema di trasporto del gas e in altre aziende strategiche, accompagnato da una revisione dei rispettivi consigli di sorveglianza. A questi organismi è stato richiesto di avviare audit finanziari completi, riconsiderare la composizione dei board, valutare la possibilità di nuove nomine nei dipartimenti critici e garantire un coordinamento continuo con gli organismi anticorruzione.La presidenza ha fissato anche scadenze precise: per alcune aziende, come Energoatom, la revisione interna e il riassetto gestionale dovranno essere definiti entro una settimana. In tutti i casi, le società dovranno collaborare attivamente con le forze dell’ordine e le autorità di controllo. “È necessario ripulire e rilanciare tutto il sistema”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando che la riforma non sarà solo un intervento emergenziale, ma un processo strutturale destinato a ridisegnare l’intero assetto della governance energetica ucraina.La vicenda sta avendo ripercussioni sul piano internazionale e all’interno degli Stati alleati di Kiev. Questa mattina, commentando indiscrezioni giornalistiche circa un decreto legge a cadenza “trimestrale” per il piano di supporto militare all’Ucraina, Matteo Salvini le ha definite “fantasie“: “Noi abbiamo sempre sostenuto l’Ucraina con ogni tipo di intervento sociale economico e militare – ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti – questo è fuori discussione. Le notizie che stanno emergendo in queste settimane sui giornali di tutto il mondo e che provengono da Kiev con dimissioni di ministri e ville all’estero, bagni in oro e giri di prostituzione (circostanza, questa, non confermata, ndr), conti su banche straniere, ci spingono a capire meglio dove stanno andando i soldi degli italiani. I soldi degli europei sono usati bene se sono usati per difendere le donne e i bambini, un conto invece è che alimentino i conti correnti all’estero degli amici di Zelensky. Semplicemente chiediamo chiarezza”.Sul terreno, intanto si continua a combattere. L’aeronautica militare di Kiev ha fatto sapere che durante la notte le forze russe hanno attaccato l’Ucraina con un missile balistico Iskander-M e con almeno 176 droni, di cui circa 100 di tipo Shahed, 139 dei quali sono stati abbattuti. Almeno altre 37 testate sono però andate a segno, colpendo 14 località. Sull’altro fronte, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue truppe hanno conquistato Rivnopillia e Mala Tokmachka, due villaggi nella regione di Zaporizhziia, nel sud del paese, dove le sue truppe stanno lentamente guadagnando terreno contro le forze ucraine, che sono in inferiorità numerica.L'articolo Corruzione in Ucraina, Zelensky accelera le riforme sulla trasparenza e avvia il repulisti ai vertici dei colossi energetici proviene da Il Fatto Quotidiano.