F1, Gp Las Vegas: Norris conquista la pole sul bagnato. Disastro Ferrari, Hamilton fuori già nel Q1 | La griglia di partenza

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Sembrava di correre su una pista di sapone, quella di Las Vegas, che però regala sempre emozioni. Colpi di scena a non finire, ma alla fine la pole è dell’uomo più costante di questo finale di stagione, Lando Norris (1’47”934), su una McLaren più carica nell’assetto rispetto alle rivali. Poi Max Verstappen (2°) a 323 millesimi.Vero Mvp di giornata è Carlos Sainz (3°), ma investigato per rientro in pista in maniera pericolosa in regime di bandiera gialla nel Q1, quindi la Mercedes di George Russell (4°), che ha rischiato grosso perché il team di Brackley ha consegnato in ritardo le schede setup alla Fia.Rischio scongiurato dato che l’invio era stato fatto, ma è arrivato a destinazione dopo il tempo limite a causa di alcuni problemi di connessione. Male anche questa volta le Ferrari: Charles Leclerc è 9°, non miglioratosi nel finale per un bloccaggio all’ultimo tentativo, Lewis Hamilton 20° e ultimo (mai era accaduto in carriera senza guasti tecnici).L’inglese non ha realizzato l’ultimo tentativo a fine Q1 perché tratto in inganno dalla bandiera rossa scattata sui monitor sopra la linea di partenza. La regola però vuole che vada superata la linea di rilevazione tempi, a inizio rettilineo, e il sette volte iridato l’aveva presa in tempo, non chiudendo però il giro e venendo così eliminato. Uscito nel primo stint anche Andrea Kimi Antonelli (17°).Hanno chiuso la top-10: Oscar Piastri (5°), lungo nel finale mentre cercava di superare Isack Hadjar (8°), poi Liam Lawson (6°), Fernando Alonso (7°) e Pierre Gasly (10°). Domenica la gara si corre alle 5 della mattina italiana, con diretta su Sky Sport F1, differita su TV8 alle 14.Il commentoLas Vegas non ha bisogno di presentazioni quando si parla di qualifiche movimentate e anche questa volta il programma è stato rispettato. La combinazione di pioggia battente, 13 gradi sull’asfalto e grip quasi inesistente, ha trasformato la sessione in un esercizio di sopravvivenza più che in una caccia alla pole.In mezzo a continui errori e correzioni al limite, Norris ha preso il controllo della situazione conquistando la partenza al palo con un giro di straordinaria precisione — su una vettura imprendibile nel giro secco ma che, con l’asfalto asciutto in gara, potrebbe soffrire un po’ rispetto a una Red Bull più scarica — davanti a un Verstappen che non ha mai smesso di tentare il colpo grosso nonostante un’auto poco efficace nel trovare aderenza.Un’ultima pole bagnata non si vedeva da Brasile 2024 (Lando Norris), in un circuito cittadino da Montecarlo 2013 (Nico Rosberg). Per fronteggiare queste condizioni serviva la bravura del grande pilota e in questo Sainz ha tirato fuori una prestazione d’esperienza, infilandosi al 3° posto su una Williams che predilige queste condizioni, tanto da mettersi dietro la Mercedes di un Russell pimpante nelle terze libere, su pista asciutta, e poi dietro al team di Grove.Ciò dimostra la bravura dello spagnolo, considerando che l’auto delle Frecce d’Argento era considerata come una delle favorite per la pole: agevolata dalle basse temperature, non ha aiutato sicuramente la pioggia. A metà classifica, invece, la qualifica ha avuto effetti molto pesanti sulla lotta mondiale.Oscar Piastri, solo 5° dopo un lungo al suo ultimo tentativo, disturbato anche da Hadjar nel giro di rientro del franco-algerino, esce dalla sessione con la consapevolezza che il divario su Norris potrebbe diventare ormai irrecuperabile. L’australiano dovrà aggrapparsi a una domenica perfetta per non vedere sfumare definitivamente le speranze iridate, e pensare che dopo l’Olanda contava di 34 punti di vantaggio su Lando. Ottimo Gasly, con il francese capace di portare l’Alpine più avanti di quanto ci si aspettasse, tanto da mettere fuori la Sauber di Nico Hulkenberg (11°) — uno che di qualifiche se ne intende — all’ultimo tentativo del Q2.Sul fronte Ferrari, il quadro è purtroppo il solito: il potenziale intravisto venerdì non ha trovato continuità. Leclerc ha visto sfumare un possibile piazzamento migliore per un bloccaggio proprio nel giro decisivo. L’amarezza del monegasco è evidente, l’ennesima di stagione sfogata dopo la sessione: “Sono sempre andato forte sul bagnato, ma non troviamo mai il feeling sotto la pioggia. Ogni volta che piove sappiamo già cosa aspettarci”.La nota più dolorosa però è quella di Hamilton, che partirà addirittura dall’ultimo posto. L’errore è nato da un malinteso con la segnalazione luminosa sopra la linea del traguardo, che lo ha portato a interrompere un giro che invece avrebbe potuto completare regolarmente secondo la procedura. Una leggerezza rarissima per lui, resa ancora più amara dal fatto che le gomme non erano mai entrate nel loro intervallo ottimale, tanto che l’inglese difficilmente avrebbe superato il taglio del Q1.Lo stesso non passato da Antonelli, non riuscito a sfruttare le ultime possibilità del Q1 e risvegliatosi bruscamente dopo il weekend da sogno in Brasile. Kimi paga le dure condizioni climatiche del Nevada. Anche lui, come Hamilton, è chiamato alla grande rimonta.LA GRIGLIA DI PARTENZA1. Lando Norris (Gbr) McLaren 1’47″9342. Max Verstappen (Ned) Red Bull 1’48″2573. Carlos Sainz (Esp) Williams 1’48″2964. George Russell (Gbr) Mercedes 1’48″8035. Oscar Piastri (Aus) McLaren 1’48″9616. Liam Lawson (Nzl) Racing Bulls 1’49″0627. Fernando Alonso (Esp) Aston Martin 1’49″4668. Isack Hadjar (Fra) Racing Bulls 1’49″5549. Charles Leclerc (Mon) Ferrari 1’49″87210. Pierre Gasly (Fra) Alpine 1’51″54011. Nico Hulkenberg (Ger) Kick Sauber 1’52″78112. Lance Stroll (Can) Aston Martin 1’52″85013. Esteban Ocon (Fra) Alpine 1’52″98714. Oliver Bearman (Gbr) Haas 1’53″09415. Franco Colapinto (Arg) Alpine 1’53″68316. Alexader Albon (Tha) Williams 1’56″22017. Andrea Kimi Antonelli (Ita) Mercedes 1’56″31418. Gabriel Bortoleto (Bra) Kick Sauber 1’56″67419. Yuki Tsunoda (Jpn) Red Bull 1’56″79820. Lewis Hamilton (Gbr) Ferrari 1’57″115L'articolo F1, Gp Las Vegas: Norris conquista la pole sul bagnato. Disastro Ferrari, Hamilton fuori già nel Q1 | La griglia di partenza proviene da Il Fatto Quotidiano.