Ucraina, generali Usa attesi presto a Mosca. Vance: "Piano dovrà preservare sovranità di Kiev"

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AGI - Una delegazione di generali statunitensi è attesa a Mosca la prossima settimana per discutere il piano di pace per l'Ucraina. Lo hanno riferito al 'Guardian' fonti dell'amministrazione americana. Giovedì scorso una rappresentanza Usa guidata dal segretario per le Forze Armate, Daniel Driscoll, ha presentato al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky la proposta negoziale statunitense.L'amministrazione statunitense ritiene che il governo ucraino sia stato reso più malleabile dai recenti casi di corruzione e sia quindi maggiormente disposto ad accettare il piano di pace statunitense. È quanto riporta 'Politico'. Secondo la testata, gli Stati Uniti ritengono che "sia giunto il momento di fare pressione sull'Ucraina affinché raggiunga un accordo di pace, con Volodymyr Zelensky particolarmente debole in patria e afflitto da uno scandalo di corruzione che rappresenta la minaccia più diretta alla sua leadership". "Gli ucraini dovranno accettare [l'accordo] data la debolezza dell'attuale posizione di Zelensky", ha affermato una fonte di alto rango della Casa Bianca, secondo la quale "qualsiasi modifica [al piano] sarà decisa dal presidente [degli Stati Uniti] stesso".Vance, soluzione deve preservare la sovranità di KievQualsiasi piano di pace per l'Ucraina deve "fermare la strage preservando, al contempo, la sovranità" di Kiev. Lo ha affermato su X il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, che ieri ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Vance ha citato altri due requisiti necessari per il piano, ovvero "che sia accettabile sia per la Russia che per l'Ucraina" e che "massimizzi le possibilità che la guerra non ricominci". È una "fantasia" pensare che l'Ucraina possa vincere la guerra contro la Russia se solo le si fornissero più armi e risorse, ha dichiarato JD Vance. "Qualsiasi critica al piano di pace sul quale sta lavorando l'amministrazione fraintende il quadro o valuta in modo un po' errato la critica realtà sul terreno", sottolinea Vance, "c'è una fantasia secondo la quale se diamo solo più soldi, più armi o più sanzioni, la vittoria sia a portata di mano". "La pace non sarà fatta da diplomatici falliti o da politici che vivono in un mondo di fantasia", ha concluso Vance, "potrebbe essere fatta da persone intelligenti che vivono nel mondo reale".