Bindi a La7: “Piantedosi paragona i migranti, cioè esseri umani, ad abusi edilizi. È di una gravità inaudita e denota la sua cultura”

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Ospite di Tagadà su La7, Rosy Bindi, ex ministra della Salute e già presidente della Commissione Antimafia, interviene sulla campagna elettorale del centrodestra per le regionali e in particolare sulle polemiche scatenate dal nuovo condono edilizio che Fratelli d’Italia ha provato a riaprire con un emendamento alla Manovra 2026. Il partito di Giorgia Meloni propone di riattivare le pratiche del condono del 2003, varato dal governo Berlusconi e poi dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale: una mossa che, pur formalmente valida per tutto il Paese, avrebbe il suo epicentro proprio in Campania.Bindi ironizza sulle scene folkloristiche offerte dal gotha del centrodestra: “Questa campagna elettorale purtroppo mi fa sorridere. Potremmo definirla, anagrammando la loro autonomia differenziata, una campagna differenziata: al nord le pre-intese, al sud il condono, e poi questa sceneggiata. Penso che meriteremmo molto di più”.E aggiunge: “In Veneto ci sono queste pre-intese. Calderoli non ha capito che non solo la Corte Costituzionale ha distrutto la sua legge sull’autonomia differenziata, ma l’ha fatto indicando criteri di interpretazione del Titolo V molto più coerenti con l’Italia una e indivisibile. E molto più coerenti di quanto ne è stata l’applicazione in questi anni anche da parte di regioni del centrosinistra. Quindi, si ostinano ad andare avanti in campagna elettorale con testi che nessuno ha visto. Questa segretezza, cioè la mancanza di trasparenza in democrazia, è una delle cose più gravi. Tra l’altro dovrà comunque passare per il Parlamento. Quindi, quello che annunciano oggi è pura propaganda”.Poi commenta duramente le affermazioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che, nel difendere il condono come “atto di buon senso”, ha attaccato Pd, M5s e Avs, dichiarando: ” “I condoni, le sanatorie, le regolarizzazioni valgono solo se servono a perseguire obiettivi politici? Non capisco perché la parte politica che si contrappone al condono e a quello che il governo vuole fare propone sanatorie in materia di irregolarità della posizione di soggiorno degli immigrati?”.L’ex ministra osserva con sconcerto: “Piantedosi ha messo insieme i migranti e le case. Sarà anche stato un bravissimo prefetto, ma quando assumi un ruolo politico e dici cose del genere, fai affermazioni di una gravità inaudita”.Per Bindi la scelta del governo non è un dettaglio tecnico ma un segnale politico: “Un condono è un modo con il quale tu induci un comportamento illegale in un paese. Lo premi addirittura e lo fai in una delle regioni più devastate come la Campania. I condoni che riguardano gli assetti del territorio non dovremmo permetterceli in questo paese. Piantedosi – continua – ha paragonato un condono edilizio all’accoglienza di esseri umani: Sono persone delle quali, peraltro, abbiamo un estremo bisogno. Questo paese, senza un’immigrazione regolata, corretta e integrata nel nome della dignità delle persone e della sicurezza di tutti, non va più da nessuna parte”.E ancora: “Quella di Piantedosi è una di quelle cose che non si dovrebbero neanche pensare. Il fatto che si pensi questo, avendo un ruolo di governo, dimostra la cultura di Piantedosi. Abbiamo al governo persone che la pensano così: che paragonano gli esseri umani, i bambini, le donne, chi scappa dalla guerra e dalla fame, a chi ha fatto un abuso edilizio. Questo denota che punto di vista hanno nei confronti del mondo”.La chiusura è un giudizio tagliente sul centrodestra: “Per me è già grave che tu pensi questo. Ma lo dici pure? C’è proprio una carenza di classe dirigente”.L'articolo Bindi a La7: “Piantedosi paragona i migranti, cioè esseri umani, ad abusi edilizi. È di una gravità inaudita e denota la sua cultura” proviene da Il Fatto Quotidiano.