Incontro Renzi-Mancini in Autogrill: gip archivia Ranucci e cronisti Report

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Il gip di Roma, Luca Battinieri, ha sciolto, secondo quanto apprende LaPresse, la riserva assunta nell’udienza del 22 ottobre e ha depositato un’ordinanza di 6 pagine, relativa al procedimento avviato dopo l’esposto di Marco Mancini, ex dirigente del Dis, su una serie di servizi del programma di inchiesta ‘Report’ andati in onda tra il 3 maggio e il 16 giugno 2021. L’indagine coinvolgeva, a vario titolo, i giornalisti Giorgio Mottola, Danilo Procaccianti, Sigfrido Ranucci, Salvatore Walter Molino, Francesca Immacolata Chaouqui ed il defunto Francesco Di Mare. Il provvedimento riguarda l’ipotesi di violazione del segreto di Stato, contestata in origine ai soli Mottola e Procaccianti per l’intervista – trasmessa in forma anonima – in cui un ex appartenente ai servizi riconduceva Mancini alla figura ripresa mentre incontrava Matteo Renzi, allora senatore, il 23 dicembre 2020. Il Gip di Roma, pur riconoscendo che i dati del personale di Dis, Aise e Aisi sono “potenzialmente soggetti a segretazione”, ha ritenuto determinante la necessità che il segreto sia formalmente apposto dal Presidente del Consiglio, come previsto dalla legge 124/2007. Nel caso concreto, osserva il giudice, non risulta alcun accertamento sulla sussistenza di tale apposizione, “né la diffusione della notizia avrebbe avuto una idoneità lesiva per gli interessi di sicurezza nazionale, presupposto indispensabile per configurare i reati contestatiú. Da qui l’archiviazione per Mottola e Procaccianti, in relazione alla presunta rivelazione di segreto di Stato. Contestualmente, il gip ha dichiarato estinto per morte del reo il procedimento a carico di Francesco Di Mare. Diversa la questione sulla presunta diffamazione aggravata: per questo profilo il giudice non entra nel merito. La legge 223/1990, infatti, stabilisce che la competenza territoriale nei casi di diffamazione televisiva spetti al tribunale del luogo di residenza della persona offesa. Poiché Mancini risiede a Cervia, la competenza è del Tribunale di Ravenna. Il Gip di Roma ha quindi dichiarato la propria incompetenza e disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per l’invio degli atti alla sede giudiziaria competente per territorio.Ranucci: “Sempre sostenuto che nessun segreto Stato fu violato”“Ho sempre detto che nessun segreto di Stato era stato violato. L’ipotesi del complotto dei servizi e della violazione del segreto di Stato è servito solo a far vendere più libri a chi aveva interesse a questo tipo di narrazione. Dovrebbero pagare le royalty alla professoressa di sostegno che ha fotografato quell’incontro. Alla fine come avevamo ipotizzato, l’unico segreto rimarrà la natura dei colloqui tra Renzi e Mancini ai margini di quell’autogrill. Se oggi questo paese è un po’ più democratico lo si deve alla scelta di quell’insegnante che ha condiviso la documentazione con dei giornalisti. In seguito a quella scelta lei ha rischiato un processo con 4 anni di carcere, ma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi ha emanato una direttiva che vieta agli 007 di incontrare politici senza autorizzazione del vertice”. Così Sigfrido Ranucci commenta a LaPresse l’ordinanza di archiviazione per Ranucci e i giornalisti di Report sul caso Autogrill. “Sono contento – sottolinea Ranucci – che sia stata provata ancora una volta la lealtà, il rigore e la correttezza della squadra di Report, di chi lavora per il servizio pubblico. Sono felice anche per la memoria di Franco di Mare, da lassù potrà apprezzare che la trasmissione che ha valorizzato ancora una volta non l’ha deluso”.Questo articolo Incontro Renzi-Mancini in Autogrill: gip archivia Ranucci e cronisti Report proviene da LaPresse