La Spagna apre un’inchiesta su Meta per violazione della privacy. Sanchez: «I dirigenti dovranno rendere contro al Congresso»

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«In Spagna, la legge è al di sopra di qualsiasi algoritmo o grande piattaforma tecnologica. E chi viola i nostri diritti ne pagherà le conseguenze». L’attacco arriva dal presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez e il destinatario è Meta, il colosso statunitense titolare di Facebook, Instagram e Whatsapp. L’accusa per l’azienda di Mark Zuckerberg è quella di aver messo in atto un «massiccio e sistematico» spionaggio degli utenti, monitorando senza permesso la loro navigazione online. Per accertare se questo sia davvero accaduto la Spagna ha avviato un’indagine e i responsabili di Meta saranno chiamati a comparire davanti alla Commissione per gli Affari Economici e la Trasformazione Digitale del Congresso dei Deputati.Il presunto spionaggio di MetaL’annuncio di Sanchez è arrivato dopo che un’indagine, condotta da vari centri internazionali, provenienti da Spagna (Imdea Networks), Belgio (Università Cattolica di Lovanio) e Paesi Bassi (Università di Radboud), ha rivelato che Meta potrebbe aver spiato milioni di utenti, a loro insaputa, attraverso un sistema occulto che consentiva di tracciare l’attività web dei dispositivi Android, incluso quando navigavano utilizzando la modalità in incognito o attraverso una Vpn. L’azienda avrebbe raccolto dati sulle pagine visitate nel browser collegandole ai profili degli utenti su Facebook e Instagram. Se questo fosse confermato si configurerebbe una violazione di diverse normative europee in materia di privacy e sicurezza come il Digital Markets Act e il Digital Services Act.Sanchez: «Il caso non rimarrà impunito»Intervenendo a Madrid al forum “Metafuturo” di AtresMedia, Sanchez ha affermato: «Meta sapeva chi faceva cosa nello spazio digitale attraverso i suoi browser e i telefoni mobili, senza consenso degli utenti. Questo caso per la sua gravità non può restare impunito». E per dare seguito alle sue parole ha poi anticipato che nel prossimo semestre l’esecutivo dispiegherà «un’ampia batteria di misure ambiziose», per far fronte «alla disinformazione, per la protezione dei nostri minori in Internet, per lo sradicamento dei reati d’odio e contro la violazione sistematica della privacy» sulle reti sociali. Quella del premier spagnolo non è una battaglia recente: già in altre occasioni Sanchez si era espresso duramente contro gli «oligarchi tecnologici». Foto copertina: Il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez al forum “Metafuturo” di MadridL'articolo La Spagna apre un’inchiesta su Meta per violazione della privacy. Sanchez: «I dirigenti dovranno rendere contro al Congresso» proviene da Open.