Due elezioni amministrative condizionate dalla camorra, la rinnovata alleanza tra due gruppi criminali un tempo nemici e protagonisti di una sanguinosa guerra di camorra e il controllo del sistema di scommesse clandestine nelle agenzie dell’agro nolano. Sono gli aspetti principali dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli (procuratore Nicola Gratteri, aggiunto Sergio Ferrigno, sostituto Henry John Woodcock) culminata ieri nell’esecuzione di 44 arresti (34 in carcere e 10 ai domiciliari) eseguiti dai Carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, che hanno condotto le indagini, e del Comando provinciale di Napoli.La nuova alleanza tra clanÈ la rinnovata alleanza tra il clan Russo di Nola e il clan Licciardi, una delle componenti della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, uno degli aspetti “più allarmanti” dell’inchiesta, a detta del procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Al centro dell’accordo tra i Russo e i Licciardi, la gestione dell’esercizio illecito di attività di gioco e scommesse, realizzato dal clan Russo d’intesa con esponenti del clan Licciardi con agenzie e sub-agenzie operanti nel Nolano, mediante la raccolta clandestina delle scommesse e la gestione di giochi online in denaro, con la creazione e la gestione di siti clandestini. “Siamo abituati a pensare a una camorra ormai parcellizzata, dove ognuno va per i fatti suoi o fa quel che vuole, invece all’improvviso vediamo i Licciardi che si rivolgono ai Russo, è un dato importante e al contempo allarmante”, ha sottolineato il procuratore Gratteri.I mutamenti interniUn mutamento nei rapporti tra clan ma anche nelle caratteristiche interne allo stesso clan, ben rappresentato dal fatto che Michele Russo, rampollo della famiglia, una volta conseguita la laurea in ingegneria presso un’università telematica, ha cominciato a lavorare in uno studio di ingegneria attraverso il quale era in grado di imporre consulenze, progetti e intermediazioni, una sorta di nuova versione della classica estorsione camorristica. Tra queste, il tentativo di costringere la dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Nola a concedere una variante a permesso di costruire e una sanatoria di un immobile di proprietà di un elemento di spicco del clan, tentativo avvenuto, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, con l’intermediazione di un ex consigliere comunale. Tentativo comunque fallito, perché la dirigente si è opposta all’intimidazione rifiutandosi di assecondare le richieste del clan.Le elezioni condizionateÈ andato al contrario a buon fine il tentativo del clan Russo di condizionare le elezioni amministrative in due comuni del Napoletano, quelle di Cicciano nel 2022 e di Casamarciano nel 2023. Nel primo caso, secondo la ricostruzione della Dda, l’attuale sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale avrebbe stipulato un accordo con degli affiliati per ottenere voti in cambio della promessa di favori al clan una volta eletto. Per Caccavale, indagato per scambio elettorale politico-mafioso, i pm avevano chiesto gli arresti domiciliari, richiesta rigettata dalla gip del Tribunale di Napoli Isabella Iaselli. Un anno dopo, nel vicino comune di Casamarciano, uno dei candidati a sindaco, Andrea Manzi (sconfitto alle elezioni e oggi consigliere comunale di opposizione) avrebbe accettato la promessa di procurare voti fatta da Sebastiano De Capua, considerato affiliato al clan, in cambio del pagamento di 18.500 euro.E l’ombra della camorra si estende fino a Monteforte Irpino, piccolo comune in provincia di Avellino chiamato al voto domenica 23 e lunedì 24 novembre dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Tra le persone agli arresti domiciliari nell’operazione eseguita dai Carabinieri (circa 250 i militari impegnati nel blitz) figura anche Giovanni Mazzola, 38enne candidato al Consiglio comunale di Monteforte Irpino nella lista ‘È ora’ a sostegno della candidatura di Fabio Siricio (totalmente estraneo all’inchiesta). Il reato contestato è esercizio abusivo di giochi e scommesse aggravato dalle finalità mafiose. I fatti risalgono a un periodo antecedente alla sua candidatura.Questo articolo Camorra, scommesse clandestine e voto di scambio: 44 arresti nel Napoletano proviene da LaPresse