La difesa di Galeazzo Bignami al Foglio: “Io non mi sarei mai permesso, e non ho coinvolto, il presidente della Repubblica. Figuriamoci. Ci aspettavamo e continuiamo ad aspettarci la sentita di Francesco Saverio Garofani”. È la risposta del capogruppo alla Camera di FdI alla dura nota del Quirinale. L’antefatto: il quotidiano La Verità pubblica oggi un retroscena. Vengono attribuite a Garofani, consigliere di Mattarella, ex deputato del Pd, della frasi sulla necessità di costruire partiti di centro per contrastare Meloni alle politiche. Sono frasi virgolettate ascoltate durante un pranzo. Alla domanda del Foglio se ci fosse un’indicazione di partito, Bignami risponde: “Io parlo per me, ragiono con la mia testa”. Parla a titolo personale. Nel comunicato di Bignami che genera la dura nota del Colle, il capogruppo chiede la smentita non del Quirinale ma di Garofani. Il Quirinale difende il consigliere : “Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”. Bignami ripete: “Non ho mai chiesto a Mattarella, all’istituzione di smentire. Figuriamoci, ma continuo ad attendere quelle di Garofani”. Parla a nome di Bignami, capogruppo di Fdi.