“Grazie all’utilizzo di questa nuova tecnologia siamo in grado di vedere strutture nel range dello spessore di 1/10 di millimetro. Abbiamo così la possibilità di visualizzare patologie in una fase molto più precoce rispetto al passato ma anche di caratterizzarle in modo che prima non era possibile fare. Il miglioramento per i pazienti è legato al fatto che tutto ciò avviene con una minore dose di radiazioni ionizzanti e di mezzo di contrasto. Il punto di partenza è stato l’ambito cardio-vascolare e ci consente di approfondire malattie come l’ictus e l’infarto. Ma avremo benefici anche per le patologie tumorali, neurologiche, dell’apparato muscolo-scheletrico”. Sono le parole del Prof. Filippo Cademartiri, Direttore di Imaging Clinico e Ricerca per Diagnostica Avanzata Cardiovascolare presso IRCCS SYNLAB SDN (Napoli) e Professore Associato presso Erasmus Medical Center University, Rotterdam che ha presentato l’innovazione tecnologica nella diagnostica per immagini apportata dall’utilizzo della nuova TAC installata presso la sede Synlab di Napoli, che consente di ottenere diagnosi più accurate e tempestive. Grazie a un sistema avanzato di acquisizione e ricostruzione, la tecnologia è in grado di restituire immagini estremamente nitide e dettagliate, migliorando la qualità degli esami e l’efficacia del percorso diagnostico.Questo articolo Salute, a Napoli la TAC che cambia le regole dell’imaging diagnostico proviene da LaPresse