«Chiama aiuto e resta con me», così il bimbo di 11 anni ha fatto arrestare il padre che lo picchiava: il caso a Torino

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«Chiama la Polizia e resta con me finché non arriva. Ti chiedo scusa se mio padre è ubriaco». Sono le parole che un bambino di 11 anni ha rivolto a un passante tra le strade di Torino mentre il padre aveva atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti. I fatti risalgono alla sera di giovedì scorso, 13 novembre. Secondo quanto ricostruito da La Stampa, l’11enne si trovava con il padre che, visibilmente infuriato, ha iniziato prima a prendere a calci il furgone in panne e poi ha iniziato a picchiare il figlio, tirandogli calci e pugno allo stomaco. L’intervento del passanteIn quel momento, fortunatamente, è passato un signore che si è subito attivato: ha finito di aiutare il padre con il furgone, cercando i cavi della batteria in auto, ma nel frattempo aveva già chiamato il 112. Il tutto è avvenuto in un parcheggio, dove sono intervenuti i carabinieri. La furia dell’uomo, però, non si è fermata neanche davanti ai militari. L’uomo, infatti, ha iniziato a minacciare di morte tutti i presenti, compreso il figlio minorenne.  Il racconto del bambino«Mi ha rovinato la vita, è un ritardato», ha urlato il genitore al figlio davanti ai militari. I carabinieri hanno arrestato l’uomo per resistenza, mentre il piccolo è stato portato all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino dove ha rivelato le violenze subite dal padre in più occasioni. «Mi ha picchiato, prima con un calcio e poi con un pugno. Lo ha fatto altre volte. Questa sera era arrabbiato perché il furgone non andava più avanti. Si era rotto. E lui ha picchiato me», ha raccontato il piccolo. «Mia mamma? Non la vedo da tanti mesi. Vive in un’altra città», ha aggiunto. Il caso ora è stato affidato alla procura dei minori. L'articolo «Chiama aiuto e resta con me», così il bimbo di 11 anni ha fatto arrestare il padre che lo picchiava: il caso a Torino proviene da Open.