L’Italia pronta a spendere quasi 5 miliardi per 48 nuovi elicotteri. Milex: “Sono 2 miliardi più del previsto”

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Per rinnovare la propria flotta di elicotteri, l’Italia è pronta a sborsare 4,67 miliardi di euro. Ma ciò che ha attirato l’attenzione di Milex, l’Osservatorio sulle spese militari, è che questa cifra rappresenta quasi il 70% in più di quanto deciso nel 2020, quando è stata approvata la seconda fase del programma NEES (Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta) per la fornitura dei nuovi mezzi da attacco dell’Esercito AW-249 Fenice, destinati a rimpiazzare gli AW-149 Mangusta risalenti agli anni ’90.Il 19 novembre è il giorno in cui la Commissione Difesa di Montecitorio dovrà fornire il suo parere sulla nuova deadline del programma, ma Milex chiede chiarimenti su come si sia arrivati, in così poco tempo, a far lievitare i costi in maniera vertiginosa. Il programma NEES è stato infatti avviato circa dieci anni fa e prevede la fornitura da parte di Leonardo di 48 nuovi mezzi con tanto di retrofit meccanici e informatici necessari per portare tutti gli elicotteri alla piena capacità operativa, i simulatori per l’addestramento e il supporto tecnico e logistico. Nel 2016 è stata autorizzata la prima fase del programma che consisteva nell’acquisto dei primi tre elicotteri per un costo totale di 487 milioni di euro. Quattro anni dopo, nel 2020, è arrivato l’ok alla seconda fase, che doveva essere quella conclusiva, che avrebbe fatto lievitare il costo totale a 2,77 miliardi. Questa fase si divideva a sua volta in due tranche: la prima, dal costo di 680 milioni, per altri quattro elicotteri, il retrofit dei primi tre, il relativo supporto logistico per 5 anni e l’addestramento dei piloti e una seconda da 1,6 miliardi per altri 41 mezzi che avrebbero completato il programma. Quest’ultima tranche, però, sarebbe stata completata solo quando sarebbero state identificate le risorse disponibili “attraverso dedicati interventi di rifinanziamento” nelle successive Leggi di Bilancio.Passano quattro anni ed è solo nel 2024 che la seconda fase, spiega Milex, è stata parzialmente attivata grazie ai fondi previsti dalla Legge di Bilancio dell’anno passato: un totale di 645 milioni che ha permesso allo Stato di ordinare altri 12 elicotteri. I restanti fondi, 1,35 miliardi, sono stati previsti con la Legge di Bilancio 2025, permettendo così di concludere il programma. Ma è proprio in concomitanza con la nuova manovra che la Difesa ha presentato alle Camere “un nuovo decreto relativo a una terza fase da 1,22 miliardi (già finanziati in Legge di Bilancio 2025) prevedendo anche una quarta fase conclusiva da 656 milioni (non si sa per fare cosa) – scrivono gli osservatori di Milex – e di conseguenza un costo complessivo del programma che lievita a 4,65 miliardi”, il 68% in più del totale inizialmente previsto. Un aumento che anche l’Osservatorio non riesce a giustificare: “Se la necessità di un nuovo decreto può essere spiegata con l’aumento del costo – concludono -, non è chiara la motivazione della rimodulazione delle fasi e soprattutto cosa giustifichi questo aumento di quasi 1,9 miliardi, vale a dire del 68% rispetto alla previsione del 2020. Appare infatti difficilmente attribuibile al solo aumento dei costi o della durata, da quinquennale a decennale, dei contratti di manutenzione delle 48 macchine”.L'articolo L’Italia pronta a spendere quasi 5 miliardi per 48 nuovi elicotteri. Milex: “Sono 2 miliardi più del previsto” proviene da Il Fatto Quotidiano.