Mar, 18 Nov 2025Le parti si sono ritrovate di fronte lunedì presso il Tribunale del Lavoro di Parigi, in merito ai 55 milioni di mancati incassi reclamati dal giocatore.DiRedazioneCondividi l'articoloNasser al Khelaifi e Kylian Mbappé (Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)Continua lo scontro fra il Paris Saint-Germain e Kylian Mbappé, la sua ex stella oggi al Real Madrid. E nella giornata di lunedì, il club francese ha pubblicato un comunicato ufficiale molto duro dopo l’audizione alla quale le parti hanno partecipato dinnanzi al Tribunale del Lavoro.In attesa della decisione finale, prevista per il 16 dicembre, Mbappé ha avanzato una richiesta di risarcimento danni pari a 253 milioni di euro. In tutta risposta il club ne ha avanzata una nei confronti del suo ex capitano e numero 10 da 440 milioni. E ha pubblicato un comunicato tutt’altro che conciliante.«Il club desidera ricordare che ha fatto tutto il possibile, per più di un anno, per arrivare a una soluzione amichevole al fine di permettere a tutte le parti di avanzare, conformemente alla relazione di cooperazione e di fiducia che deve esistere tra un club e il suo giocatore – si legge –. Diverse istanze adite nel quadro di questa controversia hanno d’altronde incoraggiato un regolamento amichevole, che il club ha sempre ricercato in buona fede. Malgrado questi sforzi ripetuti, il signor Mbappé ha continuamente attaccato il club a ogni occasione, compresa la procedura avviata oggi (ieri, ndr), una situazione deplorevole per il giocatore stesso, come per il calcio francese nel suo insieme».È bene ricordare che l’intera vicenda nasce dalla denuncia di Mbappé per non aver incassato circa 55 milioni di euro, fra stipendio e bonus previsti nell’ultimo contratto siglato con il PSG e scaduto nell’estate 2024. Una ricostruzione da sempre respinta dal club che ha sostenuto come ci fosse un tacito accordo fra le parti per i premi non versati al calciatore, qualora questo non fosse più rimasto a Parigi.«Davanti al tribunale – continua il comunicato ufficiale del PSG –, il club ha presentato elementi dimostrando che il giocatore ha agito in malafede, dissimulando per quasi 11 mesi, tra luglio 2022 e giugno 2023, la sua decisione di non prolungare il suo contratto, privando così il club di qualsiasi possibilità di organizzare un trasferimento. Il giocatore ha poi rimesso in causa un accordo concluso con il club nell’agosto 2023, che prevedeva una riduzione della remunerazione nel caso in cui decidesse di partire a parametro zero, al fine di preservare la stabilità finanziaria del club dopo l’investimento eccezionale sostenuto».«Il Paris Saint-Germain continua a difendere i suoi diritti con rigore – conclude il comunicato –. Fondamentalmente, si tratta di una questione di buona fede, di onestà, di mantenimento dei valori e di rispetto dell’istituzione parigina e dei suoi tifosi. Nel contempo, il Paris Saint-Germain prosegue sulla scia della stagione più riuscita della sua storia, fondata sulla solidarietà, il lavoro, lo spirito di squadra e la preminenza del club su qualsiasi individualità».Developed by 3x1010