“Ci sono le guerre, non c’è sicurezza nelle città, i giovani non hanno la pace. Porto la nostalgia a teatro e ai ballerini sul palco preferisco l’orchestra”: così Noemi

Wait 5 sec.

In bilico tra sogno e realtà con il comune denominatore che è la nostalgia, che poi è il titolo del suo ultimo tour. Noemi ieri sera, 17 novembre, era sì molto emozionata per suonare nella “sua” città, Firenze al Teatro Cartiere Carrara, ma anche in gran forma e ha regalato uno spettacolo suddiviso in varie sezioni tematiche e con un sound tutto diverso l’uno dall’altro per due ore secche di musica senza troppi fronzoli.“Il lavoro musicale che ho fatto è stato bello, intenso, ho fatto una bella ricerca. – ha detto l’artista poco dopo lo show sold out – Ho scelto anche delle canzoni da inserire nella scaletta, in una maniera che non fosse ne troppo seria, né troppo dance. Vabbè, ma nel mio caso non c’è pericolo che sia troppo dance (ride, ndr). Più che altro la parte scenografica mi è piaciuta un sacco grazie al supporto di Ace Bowerman, che ha lavorato con artisti come Dua Lipa, Blackpink, Ed Sheeran e Bebe Rexha. Ha curato il concept visivo, drammaturgia scenica e costruzione del set e, secondo me, si è fatta anche tradurre i miei pezzi perché ogni canzone, ogni luce, ogni programmazione scenica rifletteva esattamente gli stadi d’animo dei miei pezzi sempre in bilico tra sogno, musical e nostalgia.E ancora: “Non è un caso che la scaletta sia a piccoli blocchi perché volevo che piano piano i pezzi si snodassero in maniera inaspettata e interessante. Dall’inizio tutto dedicato all’ultimo Festival di Sanremo ‘Se ti innamori muori’ alla versione acustica di alcuni pezzi tra cui ‘Generale’ di Francesco De Gregori, non tralasciando la parte blues e il mio grande amore, colei che tutto ha fatto iniziare in me l’amore per tutto questo, ‘Piece of My Heart’ di Janis Joplin”.Sono molto contenta dei musicisti che suonano con me sul palco (Matteo Di Francesco – batteria, Gabriele Greco – basso, Luciano Zanoni – tastiere, Marco Rosafio – chitarra, Davide Gobello – chitarra e Simona Farris – cori). Alcuni sono diversi da quelli di questa estate, ma non perché fossero meno ma perché ci voleva una attenzione diversa e sono contenta che questa cosa sia successa. Ci sono le miei canzoni magari arrangiate, riarrangiate, ripensate e dirette a un’orchestra. Non ci sono insomma i ballerini che spesso vediamo oggi, che sono bellissimi e mi piacciono tantissimo, però se dovessi scegliere il tour della mia vita sarebbe con un’orchestra.Come mai la scelta di inserire ‘Generale’ per il tuo messaggio di pace?In questo tour dove si parla di nostalgia, io veramente ho grande nostalgia di quella sensazione di sicurezza che vivevamo noi adolescenti rispetto alla continua escalation di guerra degli ultimi anni, penso all’Ucraina ma anche a Israele e la Palestina. Mi dispiace pensare che i ragazzi oggi vivano un momento in cui non è garantita la pace e che non si dia più per scontata…C’è un senso di insicurezza generale?Sicuramente, anche nelle strade per le città. Le cronache milanesi raccontano di una città super pericolosa, ad esempio. Oggi viviamo in una realtà dove l’algoritmo ci fa vivere in una realtà che ti fa venire il dubbio se sia quella vera… Di ‘Generale’ mi piace il fatto che raccontasse di un mondo di pace, che fosse una canzone non banale e che fosse un testo che veramente raccontasse la guerra e il perché non la vogliamo. Mi fa molto piacere l’applauso prolungato che ho sentito in sala.In che senso parli di una pace sicura quando parli dei tempi della tua adolescenza?C’era un assetto geopolitico europeo molto più solido, questa cosa si avvertiva. Oggi l’Europa mi sembra molto fragile, vulnerabile, e lo vediamo anche dai conflitti tra i vari Paesi con le loro diverse veduto sui temi importanti tra Francia, Germania e anche la stessa Italia.Com’è nata “Bianca” con Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari?Nasce da un pezzo precedente a cui abbiamo lavorato assieme che si chiama ‘Non sono io’ e che abbiamo inserito in scaletta. Mi piace lavorare con lui perché riesce a tirare nuove colori dalla mia voce, anche con dei fraseggi che non sono proprio miei, però senza perdere di coerenza. E poi mi piace il racconto. Ci hanno sempre detto che l’amore è per sempre, ma poi, alla fine, questo per sempre non è che riusciamo a portarlo a termine, anche perché raccontiamo un sacco di bugie anche noi stessi.Sei testimonial di “Una Nessuna Centomila” contro la violenza sulle donne. Che ne pensi del disegno di legge dell’introduzione alle medie dell’educazione scolastica?Penso sia meraviglioso. L’educazione sessuale e affettiva credo sia fondamentale per far capire ai giovani come approcciarsi con l’altro sesso. In un momento poi delicato della loro vita, fatta di scoperte. Forse è stato fatto anche troppo tardi. Ripensando a me quando ero piccola mi sarebbe piaciuto fare educazione sessuale, al netto del fatto che ho sempre avuto con i miei un rapporto molto aperto, molto libero. I miei erano dei fricchettoni terribili (rude, ndr).Ma c’è anche chi in famiglia non ha il coraggio di parlarne…Ed è qui che entra in gioco la scuola, magari con un professore o una professoressa con hai un feeling viene più facile parlarne.Dopo Firenze, la tournée proseguirà il 19 novembre a Torino (sold out), il 21 novembre a Milano (sold out), il 26 novembre a Padova, il 28 novembre a Brescia, il 1° dicembre ad Assisi (sold out), il 3 dicembre a Catania, il 4 dicembre a Palermo (sold out), il 9 dicembre a Napoli, il 10 dicembre a Salerno, l’11 dicembre a Bari e il 15 dicembre a Bologna, per poi culminare il 20 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma, la sua prima volta su uno dei palchi più importanti della Capitale. Il concerto-evento vedrà Noemi condividere il palco con diversi ospiti d’eccezione già annunciati, tra cui Gigi D’Alessio, Francesco Gabbani, Fabrizio Moro, Tiromancino e Carl Brave, insieme ad altri nomi che verranno svelati prossimamente.L'articolo “Ci sono le guerre, non c’è sicurezza nelle città, i giovani non hanno la pace. Porto la nostalgia a teatro e ai ballerini sul palco preferisco l’orchestra”: così Noemi proviene da Il Fatto Quotidiano.