La classe media va in paradiso: la ‘svolta’ evocata dal governo è solo un segnaposto

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di Alberto MinnellaLa politica italiana è un grande mobilificio dell’usato. Ogni stagione tira fuori un oggetto un po’ sgangherato, lo spolvera e ce lo mette davanti come fosse nuovo. L’ultimo è il taglio fiscale della manovra: due punti in meno sull’aliquota di mezzo. Una carezza annunciata come una rivoluzione. Dicono: “Aiuterà la classe media”. E qui si potrebbe chiudere il giornale e andare a fare una passeggiata. Perché la classe media, quella vera, è scomparsa da un pezzo. Esiste solo nella fantasia dei politici, come certi parenti che si nominano spesso e si vedono mai.Era quella che a fine mese riusciva a respirare, magari senza fare salti mortali, ma con la dignità di chi non deve scegliere tra il dentista e la spesa. Oggi respira poco e male. E quando le annunciano questi tagli, alza un sopracciglio e si domanda: “E quindi?”. Poi si fanno i conti. E si scopre che la “sforbiciata” vale poche decine di euro l’anno per chi vive di uno stipendio normale. Nulla che cambi la vita. È come passare un bicchiere d’acqua a chi sta affogando: gesto garbato, risultato trascurabile.Intanto c’è chi ci guadagna di più. Non i poveri, che non pagano abbastanza tasse da sentirne l’effetto. Non i benestanti, che hanno altri modi per proteggere i loro redditi. A prenderlo in pieno sono sempre quelli nel mezzo: pagano tutto, ricevono poco e devono pure dire grazie.Il governo intanto si fa fotografare mentre proclama la “svolta”. I giornali ripetono la litania dell’“aiuto al ceto medio”. Ma la verità è che quella fascia sociale viene evocata come un santino elettorale, senza accorgersi — o fingendo di non accorgersi — che il fedele è scomparso. Diciamolo: non è un taglio fiscale, è un segnaposto. Una dichiarazione d’intenti che fa più rumore del sollievo che porta. Non si percepisce nelle bollette, né nel carrello della spesa, né nell’affitto. È un provvedimento da salotto televisivo, non da portafoglio.La classe media, un tempo, era la colonna vertebrale del Paese. Oggi è una struttura che scricchiola. E finché le si offriranno mancette travestite da riforme, continuerà a farlo. Per salvarla ci vorrebbe coraggio. Ma quello costa. Molto più dei due punti di aliquota che ci hanno spacciato per un nuovo Rinascimento.Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo La classe media va in paradiso: la ‘svolta’ evocata dal governo è solo un segnaposto proviene da Il Fatto Quotidiano.