di Pietro Francesco Maria de SarloVolete sapere come andranno le prossime elezioni politiche in Italia? Non c’è bisogno di aspettare il 2027, basta vedere i movimenti dei centristi del Pd per capire che il campo largo sarà guardato con enorme diffidenza dagli elettori di sinistra e del M5S che non votano più e senza un loro coinvolgimento la sconfitta è certa.A Milano si sono visti Guerini, Picierno, Gori e Quartapelle. A Montepulciano complotteranno Franceschini, Speranza e Orlando. Tutti nomi da far scomparire la residua voglia di andare a votare. A metterci il carico sulle aspettative di un nuovo centrismo egemone nella Ditta è Prodi. Nella puntata del 25 ottobre di Otto e mezzo Gruber e Palmerini gli hanno chiesto cosa ne pensasse della manovra finanziaria di Giorgetti-Meloni. Tra un borbottio e un altro si capisce chiaramente che la manovra piace all’ex leader dell’Ulivo. È nel solco di Draghi, e delle politiche fatte nel corso della seconda Repubblica sotto la supremazia politica e culturale dei centristi Pd con l’unica soluzione di continuità del Conte I e II.C’è visibile la nostalgia di quando il Pd spiegava ai militanti che per prosperare occorreva sposare le politiche liberiste fatte di tagli alla sanità, alle pensioni, alla spesa pubblica liberando lo Stato da società partecipate, immobili e persino dalla gestione dei beni comuni come l’acqua. Qualcuno ci è diventato ricco. Colannino comprava Tim a debito lasciati sul groppone della società derivante dalla fusione tra acquirente e acquisito, i Benetton hanno goduto della rendita garantita da autostrade e nella sanità è fiorita quella privata.Qualche rinuncia al parlamentarismo andava fatta perché la grandezza dei piani della Bce di Draghi, da fare per decreto legge, e poi attuati da Monti non potevano essere discussi. Come se l’economia fosse una scienza esatta e non una scienza sociale e quindi discutibile. E come se le finanziarie non spostassero ricchezza o sacrifici tra le classi sociali del Paese. Per tutta la Seconda Repubblica il prezzo è stato sempre pagato dai soliti noti.Una fede cieca nelle teorie neoliberiste tanto da auspicare l’intervento del Mes anche in Italia, dopo il massacro della Troika in Grecia e come se il Mes non fosse uno strumento politicamente tossico. Il Mes voluto solo dai tedeschi per esercitare il protettorato sul resto dell’Europa tanto auspicato da Prodi e in specie sull’Italia. La famosa Europa a trazione tedesca nella convinzione che invece che fare i propri interessi la Germania facesse quelli italiani. Chissà in base a quali farneticazioni.Sempre per favorire la democrazia in Europa il Pd propone l’abolizione dell’unanimità. Come se non ci fosse stata la Grecia e come se la Ue fosse piena di decisioni sagge e profittevoli per la pace e lo sviluppo. E come se la Germania non si stesse pericolosamente riarmando e come se grazie ai paesi dell’Est, suoi vassalli, non domini e senza alcun contrasto la politica europee già ora. Persino Meloni appare più dignitosa dell’asservimento totale di Prodi e del Pd a Francia e Germania, anche con le penose leadership di Macron e Merz.Insomma in politica economica e politica estera, Ucraina e Palestina, il governo Meloni pare persino meno a destra del Pd. E nella ipotesi improbabile di vittoria il Pd inizierebbe a chiedere il Mes sin dal primo giorno. E così a Otto e mezzo Palmerini e Gruber hanno chiesto stupite a Prodi: come mai se Meloni fa le stesse politiche del Pd non perde voti e il Pd sì?Veramente stupefacente! La domanda giusta è: perché mai gli elettori di sinistra, che ormai si astengono in massa, dovrebbero votare il Pd che fa politiche di destra? Se la scelta è tra destra e destra perché votare? Scordatevi che il campo largo possa vincere con i centristi che invece di far dimenticare la propria esistenza faranno tenere gli elettori alla larga dal campo largo.Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo Scordatevi che il campo largo possa vincere con i centristi in prima linea proviene da Il Fatto Quotidiano.