Caso Epstein, Trump: “Votate la pubblicazione dei file, nulla da nascondere”

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Con un passo indietro rispetto alle sue precedenti posizioni, il presidente americano Donald Trump ha chiesto ai deputati repubblicani di votare in favore della pubblicazione dei documenti relativi al caso di Jeffrey Epstein. “Non abbiamo nulla da nascondere ed è ora di voltare pagina con questa bufala democratica perpetrata da lunatici della sinistra radicale per distogliere l’attenzione dal grande successo del Partito Repubblicano”, ha scritto il leader di Washington sui social media dopo essere atterrato alla Joint Base Andrews. La votazione è stata promossa dai democratici e da un gruppo di repubblicani. Se dovesse passare, il dipartimento Giustizia sarebbe obbligato a rendere pubblici altri documenti relativi al caso. Il ripensamento di Trump è probabilmente legato al fatto che alla Camera i sostenitori della misura avrebbero già i voti necessari per farla approvare. Più difficile il percorso in Senato.Trump citato nelle mail di EpsteinSolo qualche giorno fa i dem della commissione di vigilanza della Camera hanno diffuso alcune e-mail che Jeffrey Epstein si sarebbe scambiato con l’ex compagna Ghislaine Maxwell e l’autore Michael Wolff e in questi messaggi il nome di Trump viene citato più volte. Lo ha riportato Cnn spiegando che in un documento l’imprenditore di Brooklyn afferma che l’attuale capo della Casa Bianca “sapeva delle ragazze” e che ha trascorso molto tempo con una donna che viene descritta (dai democratici della Commissione di Vigilanza) come vittima di traffico sessuale. Il numero uno di Washington, tuttavia, ha sempre negato le accuse definendo il caso una “trappola” dei dem. Greene: “Temo per la mia sicurezza dopo le minacce incitate da Trump”Nelle ultime settimane anche alcuni repubblicani e sostenitori Maga hanno criticato l’atteggiamento di Trump in merito al caso Epstein. Tra questi, la deputata conservatrice Marjorie Taylor Greene con cui il presidente Usa ha fatto sapere di aver rotto ogni rapporto. La politica della Georgia ha scritto in un post sui social di essere preoccupata per la sua sicurezza perché “le minacce contro di me sono alimentate e incitate dall’uomo più potente del mondo”. Il leader statunitense le ha trovato un nuovo soprannome dispregiativo chiamandola Marjorie Taylor Brown, perché “l’erba verde diventa marrone quando inizia a marcire!”. Il cognome di Greene infatti richiama la parola green in inglese, che significa verde. “Credo nel popolo americano più di quanto creda in qualsiasi leader o partito politico e il popolo americano merita molto di più di come è stato trattato da entrambi gli schieramenti politici”, ha aggiunto la deputata Maga nel suo post. Good morning.I want to thank everyone who texted and posted and commented support for me, you all are so kind and I appreciate, love, and support you too.I never thought that fighting to release the Epstein files, defending women who were victims of rape, and fighting to…— Rep. Marjorie Taylor Greene🇺🇸 (@RepMTG) November 15, 2025Chi è Marjorie Taylor GreeneSostenitrice della teoria del complotto QAnon, apparsa insieme a suprematisti bianchi e brandendo fucili d’assalto, Greene è stata osteggiata dai leader del partito ma sostenuta da Trump. Lui l’ha definita una “futura stella repubblicana” e “una vera vincitrice!”. Ma la tensione tra i due è iniziata all’inizio di quest’anno quando Greene stava valutando una potenziale campagna elettorale nel 2026 contro Jon Ossoff, uno dei due senatori democratici della Georgia. Il tycoon ha detto di aver inviato alla deputata un sondaggio che mostrava che lei “non aveva alcuna possibilità”. Alla fine la conservatrice di Milledgeville ha rinunciato alla corsa e in seguito ha rifiutato di candidarsi alla carica di governatrice della Georgia, attaccando un sistema politico “good ole boy” (ovvero del “bravo ragazzo del sud”). È apparsa poi al programma televisivo ‘The View’ della ABC, un talk show pomeridiano considerato vicino ai democratici, per dire che “le persone con voci potenti”, in particolare le donne, “devono aprire una nuova strada”. Greene ha anche criticato Trump, in particolare le sue decisioni in politica estera. Il mese scorso ha detto che il sostegno dell’amministrazione all’Argentina era “un pugno allo stomaco”. È anche una delle poche repubblicane che sostengono lo sforzo di costringere il Dipartimento di Giustizia a rilasciare ulteriori documenti riguardanti Epstein.Marjorie Taylor Green, 15 luglio 2024, Milwaukee (AP Photo/Paul Sancya)Questo articolo Caso Epstein, Trump: “Votate la pubblicazione dei file, nulla da nascondere” proviene da LaPresse