Donald Trump si mostra sicuro e invita il suo partito a votare per la desecretazione di tutti i fascicoli che riguardano Jeffrey Epstein, miliardario pedofilo morto in carcere nel 2019, nei quali compare anche il suo nome. “I repubblicani dovrebbero votare per la pubblicazione dei documenti Epstein, perché non abbiamo nulla da nascondere ed è tempo di voltare pagina rispetto a questa bufala dei democratici portata avanti solo distrarre dal successo dei repubblicano”, ha detto il presidente degli Stati Uniti in vista del voto di martedì alla Camera americana, dopo che la sua ex fedelissima Marjorie Taylor Greene lo aveva attaccato chiedendo “trasparenza sui documenti“. “A nessuno importava di Epstein quando era vivo e se i democratici avessero avuto qualcosa l’avrebbero reso pubblico prima della nostra vittoria elettorale”, ha aggiunto precisando che a lui “l’unica cosa che interessa è che si torni a concentrarsi sull’economia e sull’accessibilità, tema su cui stiamo vincendo”.“Il Dipartimento di Giustizia ha già reso pubbliche decine di migliaia di pagine di Epstein e sta guardando a vari democratici (Bill Clinton, Reid Hoffman, Larry Summers) e ai loro rapporti con Epstein. La commissione di sorveglianza della Camera può avere tutto quello che legalmente le spetta, non mi interessa. Quello che mi interessa è che i repubblicani tornino a concentrarsi sull’economia”, ha detto Trump ribadendo gli importanti successi ottenuti dalla sua amministrazione sul fronte dell’”inflazione, del taglio delle tasse, del mettere in sicurezza il confine e nel deportate i criminali illegali”. “Parliamo degli obiettivi raggiunti dai repubblicani e non cadiamo nella trappola di Epstein, che è una maledizione per i democratici non per noi”, ha messo in evidenza il presidente Usa.Il 13 novembre era emersa una email, tra le migliaia pubblicate dalla Commissione Vigilanza della Camera, Epstein scriveva a proposito di Trump: “Sono io l’unico in grado di abbatterlo“. Dai documenti emerge un apparente ricatto portato avanti dal finanziere nei confronti del presidente Usa. Nel 2015, quando la campagna del tycoon stava prendendo slancio, Epsterin chiese a un giornalista del New York Times se volesse foto “di Donald e ragazze in bikini” nella sua cucina, raccontandogli di un episodio in cui il tycoon era “così concentrato a guardare giovani donne in piscina da sbattere contro una porta, lasciando l’impronta del naso sul vetro”. “So quanto è losco Donald”, scriveva in un’altra email del 2018 a proposito dei pagamenti in nero di Trump alla pornostar Stormy Daniels. Nel 2012 invece Epstein era rivolto ad uno dei suoi avvocati, Reid Weingarten, suggerendo di far indagare i movimenti finanziari di Trump, inclusi il mutuo acceso per la villa di Mar-a-Lago e un prestito da trenta milioni di dollari.L'articolo Caso Epstein, Trump ai repubblicani: “Votate per la pubblicazione dei file, è una bufala dei democratici” proviene da Il Fatto Quotidiano.