AGI - I decessi potenzialmente evitabili associati all'autismo potrebbero diminuire notevolmente attraverso azioni mirate a rendere il Servizio sanitario nazionale più accessibile a tutti i pazienti.Lo ribadisce uno studio, pubblicato sulla rivista Autism, condotto dagli scienziati dell'Università di Cambridge e dell'Università di Bournemouth.Barriere sistemiche e suicidioIl team, guidato da Tanya Procyshyn e Rachel Moseley, ha esaminato i dati di un sondaggio condotto su mille persone autistiche. Stando a quanto emerge dall'indagine, le opportunità salvavita per prevenire il suicidio tra le persone autistiche vengono perse perché le barriere sistemiche rendono difficile a questi pazienti di accedere ai servizi del SSN. Le persone con disturbi dello spettro autistico sono associate a un'aspettativa di vita inferiore rispetto alla popolazione generale e a tassi di suicidio più elevati.Difficoltà di accesso ai servizi sanitariI dati rivelano che solo una persona su quattro si era rivolta al Servizio sanitario nazionale quando aveva avuto pensieri o comportamenti suicidari. Tra chi non ha usufruito dei programmi di aiuto, il 48 per cento pensava che il SSN non avrebbe potuto aiutarli, il 54 per cento pensava di farcela da soli e il 43 per cento riteneva che le liste d'attesa fossero troppo lunghe. In aggiunta, il 34 per cento della coorte aveva difficoltà a ottenere un appuntamento con il proprio medico di base.Una riforma urgenteQuesto studio corrobora anche i risultati secondo cui alcune fasce di popolazione potrebbero sperimentare barriere più rilevanti. "Le persone autistiche - afferma Procyshyn - desiderano supporto quando lottano contro la tendenza al suicidio, ma molti sono stati delusi da un sistema che percepiscono inaccessibile, inutile o addirittura dannoso. Senza una riforma urgente che renda i servizi affidabili e più adatti alle esigenze delle persone autistiche, le morti evitabili continueranno". Stime recenti suggeriscono che un adulto su quattro con disturbi dello spettro autistico pianifica o tenta il suicidio.Formazione inadeguata degli operatori sanitari"Sappiamo che gli operatori sanitari non ricevono una formazione adeguata a gestire persone con autismo - aggiunge Moseley - Il nostro lavoro dimostra che i medici spesso trascurano segnali importanti o reagiscono in modo errato. Ecco perché è necessario adottare misure precise per affrontare le disuguaglianze. Queste strategie potrebbero contribuire a salvare moltissime vite".