Un incidente durante una gara motociclistica è costato la vita a Gabriele Cottini, 38 anni, originario di Città della Pieve. Il tutto è accaduto nel pomeriggio di domenica, 14 settembre (a un anno esatto dalla morte di Luca Salvadori, per il quale è nata una fondazione), al Cremona Circuit, nel corso di una prova della Dunlop Cup 600, campionato inserito nel programma della Coppa FMI. I soccorsi sono intervenuti immediatamente sul tracciato, ma non c’è stato nulla da fare. Dopo una riunione tra i responsabili dell’evento, è stata presa la decisione di non annullare il resto della competizione. Le gare sono quindi proseguite.A proposito di ciò, a Il Messaggero, è intervenuto Marco Muzio, 43 anni, meccanico di fiducia di Gabriele Cottini. “Ero alla pit lane insieme al padre Alfiero, dall’altra parte rispetto al punto del circuito dov’è avvenuto l’incidente. Abbiamo visto la bandiera rossa e la sospensione della gara con il rientro delle moto, meno che la sua. Siamo accorsi e con suo papà siamo poi stati insieme fino a sera in ospedale“.Poi la decisione di non sospendere la manifestazione: “Sono scattati subito i soccorsi – racconta Muzio – hanno tentato in tutti i modi per una quarantina di minuti di rianimarlo per poi trasferirlo all’ospedale di Cremona con l’ambulanza. Purtroppo, era morto. Ho discusso invano con il commissario di gara per far interrompere la competizione. In quei momenti facevano finta che si potesse ancora salvare e hanno continuato come se nulla fosse. Hanno anticipato le altre gare ed effettuato le premiazioni, evitando di dire che era morto sul colpo per non fermare tutto. L’organizzazione ha deciso di continuare”.Alessandro Canevarolo, amministratore delegato di Cremona Circuit, ha invece descritto così l’incidente mortale, spiegando anche le ragioni del perché si è deciso di continuare: “Ha perso il controllo della moto finendo a terra sull’asfalto e non all’esterno. Stando davanti, qualcuno è riuscito a schivarlo e altri no. Una triste, tragica e inevitabile fatalità. Poi non sono state sospese le gare poiché era ancora vivo quando è stato portato in ospedale e d’accordo con la Federazione e l’organizzazione si è deciso di continuare, dedicandogli le vittorie della giornata senza festeggiamenti”.L'articolo “Hanno finto che si potesse ancora salvare solo per continuare le gare”: la denuncia del meccanico amico del pilota Gabriele Cottini proviene da Il Fatto Quotidiano.