Verona-Juventus 1-1: ai bianconeri non basta Conceicao, il Napoli ora può scappare

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Nessun allungo e niente poker di vittorie con cui imitare miti come Trapattoni e Allegri, ma un punto che alla fine, per la quantità di brividi corsi e rischi evitati, è da considerarsi prezioso. Alla quarta di campionato la Juventus si inceppa, frenata sull’1-1 al Bentegodi dall’irruenza, la vitalità e il coraggio di un Verona brillante ma soprattutto bloccata da un gioco prevedibile, a intermittenza e a tratti statico. Doveva essere il match del salto in avanti e della consapevolezza, finisce per essere la partita che aumenta e raddoppia i punti interrogativi su una squadra che al primo esame di maturità, si fa travolgere dalla confusione e da una certa stanchezza accumulata per il doppio impegno avuto in settimana con l’esordio in Champions. In vantaggio con una rete splendida di Conceicao al 19′, la Juve si fa riacciuffare su un rigore al 44′, concesso per un fallo di mano di Kalulu e trasformato da Orban, che rinvigorisce di fiducia ed entusiasmo il Verona, al punto da farlo diventare padrone del secondo tempo. In almeno quattro occasioni gli scaligeri sfiorano il gol e solo nel finale, dopo l’annullamento al 67′ di una rete di Serdar per fuorigioco, la Signora prova a reagire con più determinazione. Ma è troppo tardi. Il Napoli così ha ora l’opportunità lunedì contro il Pisa di mettere due caselle davanti alla Signora e provare ad allungare in campionato. Orban risponde a Conceição! 🔥#VeronaJuve pic.twitter.com/oRizxRugUj— Lega Serie A (@SerieA) September 20, 2025La cronaca del primo tempoTudor fa piccoli ritocchi nella formazione titolare optando in difesa per Gatti, titolare insieme a Kelly e Kalulu, lasciando a riposo Bremer mentre in attacco, a far coppia con Yildiz, schiera a sorpresa Conceicao. Zanetti conferma la difesa a tre con Frese che vince il ballottaggio con Ebossè, davanti confermata la coppia Giovane-Orban. La prima occasione è del Verona con Orban che sorprende la difesa bianconera su un retropassaggio, l’attaccante in allungamento tocca il pallone trovando la respinta di Di Gregorio. Il campanello d’allarme scuote la Juve, Tudor invita la squadra ad alzare il ritmo, ma i tentativi di ‘destrutturare’ la pressione degli scaligeri, molto compatti, non trova sbocchi concreti. Alla Signora serve una invenzione e arriva dai piedi di Conceicao. L’esterno portoghese con una iniziativa personale converge dalla destra saltando un avversario e fulmina Montipò con un mancino sul secondo palo. La sfida cambia spartito, il Verona prova a mettere la testa fuori con più coraggio lasciando spazi ai bianconeri, che però non sono concreti e non danno continuità al loro gioco. Sono tanti gli errori di Locatelli in fase di impostazione, un particolare che pesa nell’economia del match per i bianconeri. Non a caso Tudor manda subito a scaldarsi Koopmeiners. È una Juve che stenta a decollare e si limita ad amministrare il vantaggio esponendosi però a pericoli. Basta infatti un episodio per riaprire il match. Su un rinvio su fallo laterale Kalulu, coperto da un attaccante che sfiora il pallone, colpisce la sfera con un braccio e l’arbitro Rapuano dopo l’on field review indica il dischetto. Orban dagli 11 metri non sbaglia nonostante Di Gregorio avesse intuito la traiettoria alzando il pallone sotto la traversa. La Juve deve dunque ricominciare ma le difficoltà in costruzione soprattutto a centrocampo sono evidenti. La cronaca del secondo tempoNel secondo tempo i bianconeri provano ad aumentare il ritmo e la qualità del gioco puntando su un maggiore dinamismo da parte di Koopmeiners, entrato al posto di Locatelli, ma la squadra non riesce comunque a giocare in maniera ordinata e alcuni giocatori appaiono un po’ stanchi, come Thuram poco incisivo che viene sostituito da Adzic. Fuori anche Vlahovic e dentro Openda. È il Verona a farsi pericoloso due volte con Orban, aumentando gli allarmi nella Juve che subisce le ripartenze violente di una squadra attenta, lucida e coraggiosa. I padroni di casa vanno in vantaggio con Serdar ma la rete è viziata da fuorigioco e nonostante lo scampato pericolo è sempre il Verona a fare la partita mettendo alle corde una Signora sbiadita, statica e con poche idee. Tudor butta dentro David per Conceicao ma ancora una volta è Orban a far scorrere brividi sulla schiena dei tifosi bianconeri: al 73′ ancora Orban punta Kalulu e lascia partire un tiro ad incrociare che sfiora il palo. È una Juve alle corde che si fa pericolosa solo all’87’ con Cambiaso chiuso al momento della conclusione su un cross di Openda. Oltre non va. Il Verona esce dal campo con qualche rammarico, la Juve con la consapevolezza che poteva finire peggio.Questo articolo Verona-Juventus 1-1: ai bianconeri non basta Conceicao, il Napoli ora può scappare proviene da LaPresse