Dopo il brutale assassinio di Charlie Kirk che ha scosso gli Stati Uniti e ha riacceso il dibattito sulla violenza politica, rischia di esserci un’ulteriore vittima: libertà di espressione. Donald Trump e i suoi collaboratori stanno preparando un’offensiva legale e politica che mira non solo a punire l’autore del delitto un 22enne che, secondo l’accusa, avrebbe agito da solo, ma anche a colpire l’intero mondo delle organizzazioni non profit legate alla sinistra americana. Secondo il New York Times, la Casa Bianca sta già compilando «liste di proscrizione» di gruppi e finanziatori considerati ostili all’amministrazione. Le figure nel mirino sarebbero le solite, a parire da George Soros e la sua Open Society Foundation, ma anche altre fondazioni, come la Ford Foundation, accusate di sostenere e fomentare il clima di violenza politica.Ong come organizzazioni terroristicheLa strategia pensata da Trump e il suo staff sembra andare nella direzione di utilizzare le leggi vigenti che vengono utilizzate per combattere la criminalità organizzata. L’obiettivo è quello di perseguire chi «ha speso milioni per l’agitazione». Il vicepresidente JD Vance ha rincarato la dose, invitando i cittadini a segnalare chiunque abbia celebrato la morte di Kirk, mentre il consigliere Stephen Miller ha promesso di «smantellare e distruggere» quella che definisce una rete di violenza di sinistra, usando «tutte le risorse» dello Stato. Un ulteriore passo potrebbe essere quello di designare come organizzazioni terroristiche alcune Ong, una mossa che comporterebbe la perdita immediata dello status fiscale agevolato, rendendo quasi impossibile per le associazioni difendersi in tribunale.Trump: «La sinistra radicale ha fatto danni enormi»Critici e difensori dei diritti civili parlano di una pericolosa deriva autoritaria. Negli Usa il Primo emendamento protegge anche le espressioni più radicali, persino quelle neonaziste. Ma ora, denunciano i detrattori, l’amministrazione sembra voler limitare la libertà di parola di chiunque critichi la destra, trasformando anche l’opposizione alle idee politiche di Kirk in un pretesto per reprimere il dissenso. Ma Trump respinge le accuse e rilancia su una «sinistra radicale che ha causato danni enormi al Paese». «Vogliamo che tutto sia equo; finora non è stato così ma lo aggiusteremo»L'articolo Omicidio di Charlie Kirk, George Soros nel mirino di Trump proviene da Open.