Charlie Kirk, una tragedia italiana

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di Gabriele GarofaloSe qualche vecchio militante del Movimento Unionista Italiano, piccolo partito del secondo dopoguerra, avesse visto come la classe dominante italiana abbia reagito di fronte ai fatti di questo settembre 2025 avrebbe motivo di rallegrarsi: sembra quasi che il MUI abbia fatto solo finta di sciogliersi nel 1948 e abbia deciso di agire nell’ombra per raggiungere l’annessione dell’Italia agli Usa.Gli esponenti di governo della Repubblica Italiana hanno (giustamente) espresso un fortissimo sdegno per l‘omicidio dell’opinionista e commentatore politico Charlie Kirk. Ma non si sono limitati a ciò: hanno anche portato avanti un’azzardata operazione di collegamento fra il teso clima politico negli Stati Uniti e gli Anni di Piombo: il fatto accaduto nel lontanissimo Utah è la perfetta dimostrazione della violenza della sinistra italiana.In tutto questo le dichiarazioni del ministro Tajani possono essere spiegate solo in chiave mistica: i suoi ridondanti moniti contro i “nuovi cattivi maestri” non sono altro che frutto della sua convinzione che il killer 22enne abbia deciso di compiere il suo gesto folle dopo un’apparizione di Toni Negri.Possiamo ragionevolmente datare l’annessione dell’Italia agli Stati Uniti ad un periodo successivo al giugno del 2025, in quanto nessun politico italiano e nessun esponente del mondo della cultura ha deciso di dedicare molto spazio alle uccisioni di due legislatori democratici del Minnesota da parte di un invasato anti-abortista, se non per le (legittime) condanne morali.Potrebbe quasi venir da pensare che quei fatti, seppur tragici, abbiano lasciato nella politica italiana lo stesso segno che i fatti di Avola del 1968 impressero nella politica interna americana: nulla. Ma non ci verrebbe da biasimare né i politici americani del 1968 né quelli italiani di oggi: erano avvenimenti in paesi stranieri con dinamiche politiche, culturali e socio-economiche diverse.E allora perché questo specifico caso di violenza politica negli Usa del XXI secolo (che non è stato il primo e non sarà l’ultimo) ha attratto le reazioni di cui abbiamo discusso sopra? Forse gli esponenti di governo hanno preso troppo alla lettera l’idea del villaggio globale? Forse hanno visto troppe volte Un americano a Roma e sono diventati tutti Santi Bailor?Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo Charlie Kirk, una tragedia italiana proviene da Il Fatto Quotidiano.