“Benvenuti in Corea del Nord”. Era settembre 2020. L’Italia lottava contro il Covid e Giorgia Meloni, allora solamente leader di Fratelli d’Italia, tuonava così in un post su Facebook contro la partecipazione di Giuseppe Conte a Domenica In. Secondo Meloni, un presidente del Consiglio che va in onda su Rai 1 “in uno degli orari con più audience” era insomma una roba da dittatura. Cinque anni dopo, la premier Meloni ha deciso di partecipare proprio a Domenica In, scatenando ovviamente l’ira delle opposizioni. Lei stessa, in poche parole, ha fatto quello che definiva un “utilizzo scandaloso del servizio pubblico”. Anzi no. Perché nel 2021 alla fine l’allora premier Conte decise di rinunciare alla vetrina di Rai 1 e il suo videomessaggio non andò mai in onda.Già, la presenza di Conte a Domenica In aveva provocato una reazione veemente da parte di Matteo Salvini e appunto Giorgia Meloni. “Mi sarebbe piaciuto che il presidente del Consiglio avesse mandato un augurio agli studenti e agli insegnanti per la ripresa del nuovo anno scolastico”, aveva spiegato allora la stessa presentatrice Mara Venier, “ma il premier Conte ha preferito declinare la registrazione del videomessaggio per evitare che la scuola diventi occasione di polemiche“. Soprattutto Meloni aveva protestato duramente, spiegando nel già citato post Fb di voler presentare “una interrogazione parlamentare in commissione vigilanza Rai e un esposto all’Agcom“, perché l’intervento di Conte sarebbe dovuto andare in onda “a una settimana dal voto“.Nell’autunno 2021 si votò il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, ma anche in 7 Regioni e in 18 capoluoghi di provincia. Adesso la situazione non è molto diversa: esattamente tra una settimana si vota nelle Marche e in Valle d’Aosta, a ottobre toccherà alle regionali prima in Calabria e poi in Toscana, mentre sempre in autunno si andrà alle urne anche in Campania, Puglia e Veneto (le stesse 7 Regioni di cinque anni fa). Eppure, da premier, Meloni ha cambiato morale: così ha deciso di essere presente a Domenica In in onda oggi, domenica 21 settembre, per parlare di cucina italiana e delle “pastarelle” della domenica. Meloni è stata la protagonista dell’iniziativa “Il pranzo della domenica”, in collegamento dal Colosseo, per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.Anche il sindacato di destra Unirai, liberi giornalisti Rai, ha voluto ricordare che la partecipazione della premier Giorgia Meloni a Domenica In non è un inedito: “Paolo Gentiloni fu ospite nel marzo 2017 da Presidente del Consiglio. 45 minuti di intervista in studio. Giuseppe Conte intervenne in diretta nel febbraio 2020 da Premier in collegamento per circa 10 minuti”. Omettendo che nel febbraio 2020 era appunto appena esplosa la pandemia da Covid. “Allora nessuno gridò allo scandalo. Fa sorridere quindi l’indignazione a corrente alternata: un po’ di memoria aiuterebbe”, conclude Unirai. Che evidentemente invece è stata a sua volta vittima di un vuoto di memoria: ha dimenticato che proprio la premier Meloni si indignò e gridò allo scandalo. Per un videomessaggio che alla fine nemmeno andò in onda.L'articolo Quando Meloni attaccava Conte ospite di Domenica In durante la pandemia: “Siamo in Corea del Nord”. E l’allora premier declinò l’invito proviene da Il Fatto Quotidiano.