Sono due ragazze e un ragazzo poco più che ventenni i tre maggiorenni arrestati dopo i violenti scontri avvenuti nel pomeriggio di ieri, lunedì 22 settembre, nella zona della stazione Centrale di Milano, al termine del corteo pro-Gaza. Tra i cinque arrestati anche due minorenni sui quali sta procedendo la Procura per i minori. Le due giovani, che secondo quanto trapela sarebbero vicine all’area dei centri sociali, sono accusate di resistenza aggravata. Per loro si terrà un’udienza per direttissima in Tribunale a Milano già martedì.L’aggravante introdotta dal decreto sicurezzaDiversa invece la posizione del ragazzo, per il quale il pm di turno Elio Ramondini ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare davanti al gip. Il giovane è accusato di resistenza aggravata e lesioni con l’aggravante introdotta dal cosiddetto decreto sicurezza, in quanto le violenze sarebbero state commesse ai danni di un appartenente alle forze dell’ordine e per questi motivi, al momento, resta in carcere. Per nessuno dei fermati è stata ancora contestata l’accusa di danneggiamento aggravato: sarà, infatti, necessario visionare i filmati degli agenti e delle telecamere di sicurezza per attribuire le singole responsabilità. Davanti al Palazzo di Giustizia sono già schierate le forze dell’ordine per garantire la sicurezza durante le udienze.Gli scontri in stazioneGli scontri sono scoppiati dopo un corteo di circa 10mila persone, partito da piazzale Cadorna e arrivato in piazzale Duca d’Aosta, quello antistante la stazione centrale. Un centinaio di manifestanti ha tentato di forzare il cordone che proteggeva la stazione, innescando una vera e propria guerriglia urbana. Le scene più violente si sono verificate nella Galleria delle Carrozze, dove le forze dell’ordine hanno respinto l’assalto. Gli scontri sono poi proseguiti in via Vittor Pisani.L'articolo Milano, cinque arresti dopo gli scontri in stazione: coinvolti anche due minorenni. Udienza per direttissima per due ragazze proviene da Open.