Conti e licenze, Mediobanca suggerisce LVMH per il futuro di Armani

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Mer, 17 Set 2025Armani rappresenta meno del 3% del fatturato del colosso del lusso fondato da Bernard Arnault e meno dell’1% dell’utile operativo.DiRedazioneCondividi l'articoloBernard Arnault (Foto Insidefoto / Gerard Roussel / Panoramic)La morte di Giorgio Armani ha infuocato il dibattito sugli scenari futuri del colosso della moda, sprattutto alla luce di quanto emerso dal testamento dell’imprenditore, che ha indicato in LVMH, L’Oréal oppure Essilux, i gruppi ai quali vendere l’impero (una partecipazione del 15% entro 18 mesi e la cessione della maggioranza entro 5-8 anni).  Nella giornata di ieri, gli analisti di Mediobanca Research hanno indicato in un report che la soluzione LVMH – colosso del lusso francese fondato da Bernard Arnault – sarebbe una buona combinazione, una buona «combinazione strategica con un limitato impatto sull’utile per azione», considerando anche «quello che Lvmh ha già fatto con successo nell’acquisizione di altri brand italiani come Loro Piana e Fendi».  Armani rappresenta meno del 3% del fatturato del colosso del lusso e meno dell’1% dell’utile operativo. L’impatto diluitivo iniziale dell’acquisizione oscillerebbe tra l’1% e il 3% dell’utile netto nel primo anno. LVMH potrebbe anche considerare l’idea di portare in casa le licenze Armani per occhiali e beauty.  La casa italiana, d’altra parte, secondo i calcoli di Mediobanca rappresenterebbe invece circa il 5% dei ricavi e l’1% dell’ebit in caso di combinazione con L’Oreal e il 9% dei ricavi e meno del 2% di ebit in un’aggregazione con Essilux.  Developed by 3x1010