Calabria, promesse ai precari alla vigilia delle elezioni: bufera sulla candidata di Occhiuto. Tridico: “È voto di scambio”

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Bandi di concorso in piena campagna elettorale. Ma anche incontri con un gruppo di lavoratori precari, tranquillizzati di altri 6 mesi di contratto in attesa di essere stabilizzati grazie alle “ampie rassicurazioni che il presidente Occhiuto”. Le parole sono della sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente della provincia di Cosenza Rosaria Succurro e stanno tutte in un audio che, in questi giorni, sta scuotendo la campagna elettorale per le Regionali del 5 e 6 ottobre. Succurro, infatti, è candidata nella lista “Occhiuto Presidente” e nell’audio, finito online, è stato registrato il suo discorso ai precari dei vari comuni del Cosentino. A loro, la candidata ha annunciato il rifinanziamento del “Progetto montagna” che prevede l’estensione dei contratti (e degli stipendi) per quasi 200 lavoratori coinvolti.“Abbiamo risorse – è la sindaca Succurro che parla – che passeranno dalla Provincia ai Comuni, e quindi a voi, per ulteriori sei mesi in più a vantaggio delle attività nelle nostre zone montane. Da qui a qualche giorno avvieremo di nuovo questo periodo”. E ancora: “La Provincia di Cosenza ha già scritto alla Regione Calabria per chiedere il finanziamento del ‘Progetto montagna’ e attendiamo l’esito della Regione da qui a qualche giorno. Non appena avremo l’ok, ripartiremo. Lo considero soltanto un passaggio temporaneo in attesa di quello conclusivo per il quale il presidente Occhiuto, con il quale ho già parlato nei giorni scorsi, mi ha dato ampie rassicurazioni”.Quali? “Come lui (Occhiuto, ndr) ha già detto, – afferma la candidata – il precariato in Calabria deve terminare. I bacini (dei precari, ndr) aperti vanno chiusi. Il vostro è un bacino aperto, quindi nell’arco di un mese, o un mese e mezzo, riprenderemo i tavoli per avviare un nuovo percorso. Ovviamente vi terrò aggiornati costantemente. E sappiate una cosa: così come ho fatto appena mi sono insediata di prendere a cuore realmente tutti voi, e anche i vostri colleghi degli altri bacini, così continuerò a farlo sino a raggiungere l’obiettivo. Io sarò felice solo quando finalmente anche voi avrete il vostro lavoro contrattualizzato, la vostra dignità lavorativa che sento anche mia, essendo il primo cittadino”.Parole piene di speranza in una terra dove la disoccupazione è cronica. Se dette in campagna elettorale, però, hanno un retrogusto amaro così come i concorsi banditi dalla Provincia di Cosenza, guidata proprio da Succurro. Lo dice senza mezzi termini il candidato a presidente Pasquale Tridico che, in Calabria, ha proposto il “reddito di dignità” bollato, invece, come “una grande sola” dal governatore uscente. “Apprendo dalla stampa nazionale e locale – afferma Tridico – che la destra in Calabria, attraverso la presidente della Provincia di Cosenza e candidata con Occhiuto, sta promettendo assunzioni e concorsi a lavoratori precari, come inequivocabilmente emerge dagli audio pubblicati. Questo avviene, guarda un po’, in campagna elettorale. È una vergogna e un inganno per tutti i calabresi. Diciamoci la verità: questo è voto di scambio. Mi auguro che, ove fossero accertate interferenze con la campagna elettorale e ipotesi di reati correlati, sia la giustizia a ripristinare la legalità”.Gli fa eco la consigliera comunale di Cosenza Biancamaria Rende, candidata della circoscrizione nord nella lista “Tridico Presidente”: “È incredibile – dice – quanto sta accadendo: in piena campagna elettorale la presidente della Provincia di Cosenza sta pubblicando bandi di concorso. Una vera e propria infinità”. Rende chiede, perciò, il ritiro dei bandi che sono otto in tutto: “Evidentemente si tratta di manovre elettorali che devono essere fermate in un ente che presenta un buco di bilancio spaventoso. Possiamo accettare che la democrazia venga ridotta così? Nessun numero certo di posti disponibili: in alcuni casi, bandi che sembrano già ‘tagliati su misura’. Tutto questo, in piena campagna elettorale. Chi amministra la cosa pubblica deve dare l’esempio. Sempre”.Ancora più duro il candidato del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Giorno che si scaglia contro Succurro e si domanda: “Mentre i calabresi fanno la fila per trovare lavoro, la squadra di Occhiuto utilizza risorse pubbliche per guadagnare consenso? Siamo forse tornati alla peggiore tradizione clientelare che è stata una piaga della nostra terra? Sarebbe davvero inaccettabile. E poi, da quella stessa parte politica ci accusano addirittura di voto di scambio quando nel nostro programma elettorale parliamo di misure come il reddito di dignità che è uno strumento di contrasto alla povertà nella regione più povera d’Europa. Da Succurro e Occhiuto, attendiamo risposte. I calabresi meritano rispetto, non eterne promesse elettorali e la narrazione immaginifica di una Calabria senza problemi”.Per Succurro, il Movimento Cinque Stelle “sta montando un caso inesistente, come al suo solito accusandomi di voto di scambio senza che io abbia chiesto un solo voto, come l’audio incriminato conferma”. Secondo la presidente della Provincia, quell’incontro era con persone in condizioni di precarietà “alle quali ho ribadito il mio impegno per aiutarle a uscire dal bisogno e avere dignità nel lavoro, sul quale si fonda la Repubblica, come stabilisce la nostra Costituzione”. Lavoratori che, secondo Succurro, sono stati “scaricati dalla sinistra” che oggi tenta “di recuperare con montature cariche di insinuazioni e suggestioni. Da sindaca di San Giovanni in Fiore, ho stabilizzato 104 ex Lsu-Lpu, dimostrando con i fatti la volontà di non lasciare a piedi e indietro nessuno. Se l’impegno politico per il mio territorio e la mia gente significa ricevere fango, odio e menzogne ogni giorno, come sta accadendo da cinque anni, sono disposta a subire questi veleni pur di continuare a togliere dal precariato le persone prese in giro dal centrosinistra, alle quali Tridico sta promettendo assistenzialismo puro senza che nessuno lo abbia accusato di voto di scambio”. “In quanto alla pentastellata Bianca Rende, – conclude Succurro – è curioso che guardi i concorsi della Provincia di Cosenza e chiuda gli occhi su quelli del Comune di Cosenza, amministrato dal centrosinistra. Diversamente da lei e da Tridico, io non penso che bandire dei concorsi pubblici significhi necessariamente favorire qualcuno, cosa che direbbe anche Chiara Appendino, già sindaca di Torino. Andiamo avanti a testa alta e vedremo quale candidato sarà ascoltato dal popolo. Io non mi lascio intimorire da alcuno”.L'articolo Calabria, promesse ai precari alla vigilia delle elezioni: bufera sulla candidata di Occhiuto. Tridico: “È voto di scambio” proviene da Il Fatto Quotidiano.