Dall’analisi di uno studio condotto da Infocamere emerge un chiaro trend di invecchiamento tra i titolari delle microimprese individuali in Italia, che riflette in modo evidente l’andamento demografico del nostro Paese.A giugno 2025 (quindi dati recentissimi) i titolari con almeno 70 anni rappresentano il 10,7% del totale, con un aumento di circa 24.500 unità rispetto al 2015. Un dato ancor più significativo se consideriamo che, nello stesso arco di tempo, il numero complessivo delle imprese individuali è diminuito di circa 300.000 unità.Implicazioni per la continuità aziendaleCosa significa tutto ciò? Significa che, pur con un calo numerico del numero delle imprese individuali, si registra un aumento dell’età media dei titolari. Abbiamo dunque meno imprese, ma più anziane. Un fenomeno che solleva interrogativi importanti sulla continuità futura di queste realtà.Non dimentichiamo che circa il 95% del tessuto imprenditoriale italiano è composto da microimprese, in particolare ditte individuali e imprese familiari. Realtà che spesso faticano a strutturarsi e a gestire un passaggio generazionale efficace, ossia un ricambio pianificato e graduale della leadership aziendale, tema che affronto da anni nella mia attività di consulenza strategica.Debolezze strutturali e ricambio generazionaleLa mancanza di ricambio generazionale, soprattutto nelle aree rurali o economicamente fragili, e nelle attività tradizionali, rappresenta una debolezza strutturale della nostra economia. Realtà spesso uniche, non replicabili, anche esportatrici, che rischiano di perdersi.L’invecchiamento degli imprenditori deve spingerci a riflettere su come garantire la continuità di queste microimprese. Non si tratta solo di ‘passare il testimone’, ma di costruire modelli di transizione sostenibili, in grado di traghettare queste realtà nel futuro.Le cause del fenomeno: previdenza e motivazioniUn’ultima considerazione: perché tanti imprenditori lavorano ancora oltre i 70 anni? La risposta è semplice quanto drammatica: perché non possono permettersi di andare in pensione. Lo Stato italiano, infatti, non ha previsto per loro un sistema previdenziale dignitoso. Questo aggrava ulteriormente il problema, rendendo più difficile il ricambio e congelando l’innovazione.Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio MalvezziThe post L’Italia che invecchia… anche nelle imprese: il dato che fa tremare l’economia appeared first on Radio Radio.